Cura della depressione

Un Centro di Neuromodulazione per ridare speranza

In Italia sono 2,8 milioni le persone affette da depressione. Di queste, circa il 30% non risponde né al trattamento farmacologico né alla terapia cognitivo comportamentale. Per questo la nostra UOC di Neurologia, diretta dal prof. Vincenzo di Lazzaro, vuole realizzare un Centro di Neuromodulazione per il trattamento del disturbo depressivo maggiore unipolare farmacoresistente.

Specifici protocolli di neuromodulazione non invasiva, cioè di stimolazione cerebrale effettuata attraverso campi magnetici o elettrodi applicati sulla testa del paziente, hanno infatti un potenziale terapeutico in diverse patologie neuropsichiatriche. In particolare, la Stimolazione Magnetica Transcranica ripetitiva (rTMS) si sta affermando come un metodo estremamente efficace nel trattamento del disturbo depressivo maggiore farmacoresistente.

Una cura non ancora accessibile ai pazienti

Una metodica indolore che tuttavia, nonostante l’appello dei neurologi, non è ancora accessibile ai malati di depressione: non essendo inclusa nelle prestazioni a carico del Sistema Sanitario Nazionale, viene effettuata a un costo molto alto per il paziente da personale non sempre adeguatamente formato. I pazienti non responsivi alla terapia farmacologica o vulnerabili a effetti collaterali dei farmaci continuano quindi a ricevere un trattamento non ottimale.

Proprio per garantire in modo sicuro e accessibile questa possibilità terapeutica a tutti i pazienti affetti da depressione farmacoresistente, la nostra UOC di Neurologia ha già presentato alla Camera dei Deputati le proprie istanze.

Un progetto in memoria di chi non c’è più

La sensibilità e il grande impegno della famiglia Danile hanno permesso di coprire i costi della prima fase del progetto (75 mila euro), incentrata sulla valutazione degli effetti della rTMS come unico trattamento nelle donne con depressione post-partum e sull’avvio della procedura di accreditamento nell’ambito del SSN.

Ma servono altri 200 mila euro per aprire un Centro di Neuromodulazione aperto al pubblico all’interno del nostro policlinico universitario, rendendo così disponibile il trattamento a tariffe controllate in regime My Hospital, in attesa di ottenere l’inserimento della prestazione nel regime SSN.

Il contributo dei familiari di Antonio Danile non si ferma, così come l’impegno dei nostri medici e ricercatori. Ma nella lotta contro la depressione è necessario essere in molti. Sei anche tu dei nostri?

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