Ricerca sulle patologie della terza età

L’impegno dei nostri ricercatori contro le patologie della terza età

Ictus, mal di schiena, ischemia cerebrale, Parkinson, Alzheimer. Le patologie legate all’avanzare degli anni sono numerose e possono danneggiare la qualità della vita in modo anche grave.

Migliorare la qualità della vita degli anziani è un impegno prioritario dei nostri ricercatori. Uno sforzo trasversale che vede in prima linea le Unità di Ricerca di Neurologia, Ortopedia e Traumatologia, Medicina fisica e riabilitativa, Robotica biomedica e Biomicrosistemi.

La scoperta dei meccanismi all’origine dell’Alzheimer

Secondo un nostro studio, già confermato da una sperimentazione su pazienti svolta dall’Università di Sheffield, l’origine del morbo dell’Alzheimer non risiede nella parte del cervello legata alla memoria, ma in quella deputata all’umore. La scoperta ha fatto ben presto il giro del mondo, aprendo una nuova frontiera per la cura. Ora siamo impegnati a valutare l’efficacia della musica nella lotta contro il morbo”.

Prof. Marcello D’Amelio,
Responsabile Unità di Ricerca di Neuroscienze molecolari

Un laboratorio per prevenire le cadute

“Grazie a un laboratorio per la valutazione della deambulazione e a un ambulatorio e una palestra dedicati alla valutazione e al trattamento del rischio di caduta e al training per l’equilibrio, stiamo sviluppando due progetti di ricerca volti al miglioramento delle difficoltà del cammino e alla prevenzione delle cadute nella popolazione anziana”.

Prof.ssa Silvia Sterzi,
Primario di Medicina fisica e riabilitazione

Stimolazione nervosa per il recupero post ictus

“L’ictus è una patologia molto frequente e rappresenta la prima causa di disabilità per la popolazione adulta. Partendo da studi sulle tecniche di stimolazione nervosa non invasiva di recente introduzione – come la stimolazione cerebrale elettromagnetica e la stimolazione vagale transcutanea – stiamo mettendo a punto protocolli innovativi per potenziare le capacità di recupero del cervello umano dopo un ictus”.

Prof. Vincenzo Di Lazzaro,
Primario di Neurologia

Cellule staminali contro il mal di schiena

“La terapia con le cellule staminali dell’adulto ha mostrato di essere efficace su modelli sperimentali. I nuovi studi in programma hanno quindi l’obiettivo di traslare il trattamento rigenerativo sull’uomo, per prevenire l’insorgenza delle evoluzioni più gravi della patologia del mal di schiena nell’anziano”.

Prof. Vincenzo Denaro,
Primario Emerito di Ortopedia e Traumatologia

Resta in contatto