Il tuo dono cambia il futuro

Con un lascito solidale decidi a chi destinare il tuo patrimonio o parte di esso, sempre salvaguardando i diritti dei legittimi eredi, compiendo un gesto di grande solidarietà, nel segno dell’altruismo e della responsabilità sociale. La tua scelta può diventare qualcosa di molto importante: un atto di amore e di fiducia nei confronti della società.

Lasci un segno tangibile del tuo impegno come esempio per i tuoi cari e a favore delle nuove generazioni, un aiuto concreto verso chi sceglie ogni giorno di mettere la propria vita al servizio degli altri, per costruire insieme un futuro migliore.

Cos’è un lascito solidale

Un lascito solidale può essere di vario tipo:

  1. una donazione testamentaria, cioè una somma di denaro, azioni, fondi d’investimento; beni mobili come un’opera d’arte, un gioiello o anche un arredo; beni immobili come un appartamento, un terreno, un edificio – senza ledere la parte del patrimonio riservata agli eredi legittimi
  2. una polizza vita
  3. in assenza di eredi legittimari, puoi anche destinare il valore del TFR.

Cambia il futuro, sostieni il Campus Bio-Medico

Attraverso un lascito solidale a favore della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, o dell’annessa Università, aiuti le nuove generazioni a costruire un futuro migliore, in particolare attraverso la formazione clinica, la cura e la ricerca sanitaria.

Grazie alla tua scelta, potremo ad esempio finanziare un progetto di ricerca, una cattedra universitaria per la formazione dei giovani medici, un’apparecchiatura sanitaria.

Come fare un lascito solidale

Disporre un lascito solidale è molto semplice. Basta indicare:

  • la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico come beneficiaria della donazione testamentaria, del TFR o della polizza vita, e il suo codice fiscale 96493500589

oppure

  • l’Università Campus Bio-Medico di Roma come beneficiaria della donazione testamentaria, del TFR o della polizza vita, e il suo codice fiscale 97087620585

In caso di intestazione di una polizza vita, puoi comunicare questi dati sia all’atto della sua sottoscrizione sia successivamente all’agenzia di assicurazione. Ti invitiamo sempre ad informarci.

Tutto quello che devi sapere sui lasciti solidali

Hai dubbi sulle donazioni testamentarie? Con il patrocinio e la collaborazione del Consiglio Nazionale del Notariato, rispondiamo qui sotto alle domande più frequenti.

Perché fare testamento?

Il testamento è lo strumento più efficace per fare in modo che le proprie volontà vengano comunicate nella loro autenticità e al momento opportuno e, soprattutto, fatte rispettare attraverso la destinazione dei beni ai soggetti indicati dal testatore. In caso di mancanza di testamento, il patrimonio ereditario verrà ripartito per legge (artt. 565-586 cc.) tra gli “eredi legittimi” (coniuge, discendenti legittimi e naturali, ascendenti, fratelli e sorelle, parenti fino al sesto grado), con precedenza del parente più prossimo ed esclusione dei parenti più remoti. In casi di totale assenza di eredi, il patrimonio passerà interamente allo Stato Italiano.

Perché è importante lasciare una donazione testamentaria al Campus Bio-Medico?

L’intero valore donato potrà essere utilizzato per le finalità indicate dal testatore, nel caso abbia fornito precise indicazioni, o comunque sarà messo a frutto per garantire un futuro migliore alle future generazioni, oltre che ai propri cari.

Posso scegliere liberamente la destinazione del mio lascito solidale?

Il testatore può decidere di destinare al Campus Bio-Medico un lascito per:

  • fini istituzionali, quindi per il progresso nell’ambito della formazione, della ricerca e dell’assistenza
  • una specifica finalità, scegliendo un’area d’intervento tra formazione, ricerca o assistenza e quindi, all’interno dell’area prescelta, precisando ulteriormente un progetto specifico (ad es. patologia, linea di ricerca, reparto, attrezzatura e macchinari, borse formative ecc.).

Quali beni posso lasciare al Campus Bio-Medico?

Il testatore può decidere di destinare qualsiasi tipo di bene al Policlinico Universitario o all’Ateneo: somme di denaro, beni immobili, beni mobili, titoli, azioni, fondi di investimento, una polizza vita, il TFR – Trattamento di Fine Rapporto lavorativo. Anche il più piccolo lascito ha un grande valore.

Come verranno impiegati i beni che lascio al Campus Bio-Medico?

I beni lasciati al Policlinico Universitario o all’Ateneo potranno essere convertiti in denaro – il cui ricavato andrà a finanziare attività e progetti concreti per la ricerca, la cura e lo studio per la salute di tutti – oppure sarà utilizzato per le finalità indicate dal testatore, nel caso abbia fornito precise indicazioni. L’ente beneficiario si riserva comunque di segnalare al testatore le priorità di intervento istituzionali, senza tuttavia orientarne in modo vincolante le scelte relative al lascito.

Chi non può essere escluso dalla successione?

Gli eredi legittimari: coniugi, figli legittimi o naturali o i loro discendenti, genitori o, in mancanza, nonni o avi. A questi individui la legge destina una quota prestabilita (“quota indisponibile” o legittima) di cui il testatore non può disporre.

Avendo parenti diretti è possibile destinare una parte della propria eredità ad altre persone?

La quota rimanente (“quota disponibile”) è liberamente disponibile dal testatore, che può destinarla a una persona o Ente che gli è stato particolarmente vicino.

Ho già fatto testamento, ma vorrei includere la Fondazione Policlinico Universitario oppure l’Università Campus Bio-Medico tra i beneficiari. Come posso fare?

Il testamento può essere modificato o revocato in qualunque momento. Se la modifica è di piccola entità, sarà sufficiente aggiungere una postilla (“codicillo”) a mano in calce al proprio testamento, specificando la ragione sociale e il codice fiscale della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico oppure dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e l’entità del lascito. Diversamente sarà opportuno scrivere un nuovo testamento.

Chi è l’esecutore testamentario?

È il soggetto scelto dal testatore con il compito di fare in modo che venga rispettata la sua volontà. Può essere un erede come un soggetto estraneo all’eredità. La nomina di un esecutore testamentario non è obbligatoria, ma consigliata in caso di particolare complessità.

Per fare testamento è necessario recarsi dal notaio?

La presenza del notaio è necessaria solo nel caso in cui il testatore voglia redigere un testamento pubblico. In ogni caso è consigliabile affidarsi a un notaio che offra una consulenza qualificata sulla redazione del testo e conservi con cura il documento.

È vero che i lasciti a favore del Campus Bio-Medico sono totalmente esenti da tassazione?

La legge prevede che non siano soggetti all’imposta di successione o di donazione, né a imposta ipotecaria e catastale. Il loro valore viene quindi interamente utilizzato a sostegno delle attività e dei progetti del Campus Bio-Medico.

Sarà garantita la mia privacy?

Se il testatore lo desidera, verrà garantita l’assoluta riservatezza dei suoi dati.

 

Cambia il futuro

Noi ci mettiamo il cuore. Tu mettici la firma

Immagina un mondo dove ogni giorno una nuova scoperta migliora la nostra vita.

I nostri ricercatori lavorano con passione e dedizione proprio per questo, per ideare e sviluppare soluzioni innovative che trasformino il nostro futuro.

La ricerca scientifica è il cuore della nostra missione. Ad oggi, la nostra comunità scientifica ha depositato 40 brevetti che si tradurranno concretamente in avanzamenti scientifici a disposizione di tutti.

I nostri ricercatori lavorano con passione ogni giorno per trovare nuove cure per la nostra salute.

Anche tu puoi sostenerli, basta una firma.

Destina il tuo 5×1000 per la Ricerca: c.f. 97087620585

Non ti costa nulla: il 5×1000 non è una donazione, bensì una quota di imposta cui lo Stato rinuncia per sostenere gli enti impegnati nel campo della Ricerca scientifica e dell’Università.

Non è un’alternativa all’8×1000 e al 2×1000: puoi esprimere tutte e tre le scelte di destinazione negli appositi riquadri.

Anche se non devi presentare la dichiarazione dei redditi – ovvero se hai solo il modello CU che ti è stato fornito dal datore di lavoro o dall’ente erogatore della pensione – puoi destinare il 5×1000.

Calcola il tuo 5×1000

Basta una firma

Grazie alle 14.254 persone che nella Dichiarazione dei Redditi 2023 hanno scelto di sostenerci, investiremo 758.360,30 euro nei nostri progetti di ricerca scientifica. Un aiuto fondamentale per lo sforzo trasversale delle nostre Unità di Ricerca.

Destinare il 5×1000 al Campus Bio-Medico è davvero semplice. Clicca su una delle due opzioni e segui le indicazioni.

  • Devo presentare la dichiarazione dei redditi
  1. presenta il modello 730 ordinario o precompilato entro il 30 settembre 2024 oppure il modello redditi (ex modello persone fisiche) entro il 30 giugno 2024 in forma cartacea per tramite di un ufficio postale o entro il 30 settembre 2024 per via telematica attraverso un intermediario abilitato alla trasmissione dei dati
  2. firma nel riquadro “Finanziamento agli Enti di Ricerca scientifica e dell’Università” dell’apposita scheda per il 5×1000
  3. indica il codice fiscale dell’Università Campus Bio-Medico di Roma: 97087620585.
  • Non devo presentare la dichiarazione dei redditi
  1. firma nel riquadro “Finanziamento agli Enti di Ricerca scientifica e dell’Università” della scheda integrativa per il 5×1000 contenuta nel CU fornito dal tuo datore di lavoro o dall’ente erogatore della pensione
  2. indica il codice fiscale dell’Università Campus Bio-Medico di Roma: 97087620585
  3. inseriscila in busta chiusa e scrivici sopra nome, cognome, codice fiscale e “Scelta per la destinazione del 5 per mille dell’IRPEF”
  4. consegnala entro il 16 marzo 2024 (oppure entro il 31 ottobre 2024 per le CU contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione dei redditi precompilata) a un ufficio postale (servizio gratuito), a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (professionista, Caf, ecc.) o attraverso i servizi telematici dell’Agenzia.

Mandami un sms con il codice fiscale

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Una scelta per il tuo domani a partire da oggi

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Destina il tuo 5×1000 e divulga questa opportunità tra i tuoi amici, parenti e conoscenti.

Grazie di cuore!

Un orologio da polso che, in pochi secondi, consenta la diagnosi di Parkinson. Il dispositivo, già brevettato, costerà poche decine di euro ed è stato messo a punto da un giovane neurologo UCBM, nell’ambito di una collaborazione tra l’Unità di ricerca di Neurologia, Neurofisiologia e Neurobiologia e il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Oxford. Presto a disposizione dei neurologi e degli ambulatori dei medici di famiglia, il test dura appena 10 secondi e permette di rilevare se il paziente è affetto da malattia di Parkinson o se il tremolio delle sue mani è diagnosticabile come tremore essenziale, patologia che al contrario non presenta un’evoluzione progressiva e che richiede un diverso trattamento.

Un indice diagnostico non invasivo per il Parkinson

I risultati relativi all’applicazione dello strumento, altamente innovativo, sono stati da poco pubblicati sulla rivista Brain e presentati al congresso internazionale su Parkinson e disturbi del movimento in corso a Vancouver, dove il primo autore della ricerca e co-titolare del brevetto, il neurologo UCBM Lazzaro Di Biase, è stato insignito del premio ‘giovani ricercatori’. Ha spiegato lo specialista: “Da molti anni i neurologi tentavano di arrivare a ciò che abbiamo scoperto: un indice diagnostico non invasivo della malattia di Parkinson con un’accuratezza vicina al 92 per cento”. Il dato degli studi effettuati, in effetti, è di gran lunga migliore rispetto all’80 per cento raggiunto dalla diagnosi clinica, come pure in confronto ai risultati della SPECT cerebrale, esame diagnostico che utilizza peraltro raggi dannosi per la salute, oltre ad essere presente in pochi centri ospedalieri e con liste d’attesa lunghe e costi elevati.

Coinvolti i massimi esperti mondiali

Il ‘segreto’ dello speciale orologio – che ha ricevuto anche il riconoscimento dell’Accademia Italiana Malattia di Parkinson e Disordini del Movimento come miglior comunicazione orale e il premio Giovani Ricercatori della Società Italiana di Neurofisiologia – sta nel particolare algoritmo brevettato dagli scienziati e capace di predire in modo automatico la diagnosi del paziente, partendo dall’analisi del tremore. Attualmente infatti, sottolinea il ricercatore, “l’errore diagnostico è pari a circa il 40 per cento nei casi di tremore essenziale e al 20 per cento nel Parkinson”. Percentuali che salgono per i neurologi non esperti. Una delle forze del progetto sta inoltre nella vastità e varietà del campione analizzato, entrambe possibili grazie al coinvolgimento dei massimi esperti mondiali di tremore, che hanno fornito i dati dei loro pazienti per testare e validare l’algoritmo.

Verso un indice di accuratezza del 99%

Per il futuro, i ricercatori puntano ora a raggiungere un indice di accuratezza del 99%: “I risultati ottenuti con il nostro strumento – afferma il suo inventore – andranno testati sui dati di pazienti di cui sono disponibili anche gli esiti delle autopsie cerebrali, perché la diagnosi di certezza sul Parkinson ad oggi è possibile solo verificando la riduzione delle cellule che producono dopamina nella sostanza nera del mesencefalo”. Intanto, il sistema permetterà anche di evitare ritardi nella diagnosi, attualmente molto frequenti.