La compagnia teatrale Insieme per caso, composta da circa diciotto attori amatoriali, ha messo in scena lo scorso 20 maggio La pazza di Chaillot, libero adattamento da Jean Giraudoux, con la regia di Raffaella Dante, scenografia e adattamento di Livia Resta.

Gli attori, che solitamente si cimentano in commedie brillanti, si sono lasciati coinvolgere stavolta in un’esperienza nuova, con grande entusiasmo e ammirazione da parte del pubblico. Non nuova invece la scelta di destinare i proventi della serata all’Hospice del Centro di Cure palliative Insieme nella Cura, decisione che, grazie all’adesione e alla generosità degli spettatori, permetterà di dare maggiore confort alle famiglie dei pazienti ricoverati.

Sono state la dott.ssa Carla Pizzoli e la dott.ssa Elisa Conti, del Centro di cure palliative, ad aprire la serata presentando la struttura e raccontando, in particolare, l’impegno quotidiano di quanti vi lavorano. La loro missione? Garantire la migliore qualità di vita ai pazienti in fase avanzata di malattia e alle loro famiglie, che affrontano un momento delicatissimo.

Grazie di cuore, allora, alla compagnia teatrale Insieme per caso, a tutti gli spettatori e ai volontari Franco, Piero e Alberto.

Come indicano chiaramente i nomi del Centro di Cure palliative e del gruppo teatrale, insieme si può fare davvero molto per costruire un futuro migliore per tanti.

 

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Il gruppo teatrale Insieme per caso propone lo spettacolo teatrale La pazza di Chaillot – un libero adattamento da Jean Giraudoux – e destina i proventi dell’iniziativa all’Hospice del Centro di Cure palliative Insieme nella Cura, perché possa dotarsi di sempre maggiori comfort anche a favore delle famiglie che vi accedono.

“Agire insieme per un bene comune, uniti da quel sentimento di solidarietà che ci invita a non stare da soli e a sostenerci gli uni con gli altri”. Con questo spirito il gruppo teatrale Insieme per caso e il Centro di Cure palliative Insieme nella Cura hanno “unito i loro cuori pulsanti di volontari nella magia dello spettacolo”. Con un generoso obiettivo di solidarietà: aumentare il comfort e i servizi di assistenza forniti dall’Hospice ai pazienti in fase oncologica avanzata e alle loro famiglie.

Per questo, poiché “insieme si è più forti per raggiungere grandi traguardi”, sono stati destinati proprio all’Hospice del Centro di Cure palliative Insieme nella Cura i proventi dello spettacolo teatrale La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi, andato in scena sabato 28 gennaio al Teatro dei Sacri Cuori a Roma.

Come spiega Elisabetta Calabrese di Insieme per caso, la rappresentazione, “un composé di scene tratte dagli spettacoli messi in scena dalla compagnia nei suoi due decenni di vita”, è stata realizzata come sempre “grazie alla collaborazione di tanti amici che, pur non recitando, ci aiutano a organizzare e realizzare gli spettacoli” e per questo “dedicata a quanti hanno lavorato con noi negli anni passati, così come al pubblico di amici e colleghi che ci continua a seguire e apprezzare in questo lungo cammino che ha compiuto ormai 20 anni”.

Fin dalla sua nascita la compagnia si impegna a sostenere con i propri spettacoli associazioni di volontariato, realtà di cooperazione sociale e internazionale e progetti di solidarietà. Ora, dopo una pausa forzata di 3 anni a causa della pandemia, Insieme per caso ha potuto finalmente riprendere l’attività dal vivo mettendo in scena una rappresentazione teatrale che “ha voluto portare un messaggio, una testimonianza di resistenza a tutte le ansie e angosce personali e collettive che ci hanno colpito in questi ultimi tempi”.

Un messaggio di resistenza che presto si trasformerà in azioni concrete a favore dei pazienti dell’Hospice e dei loro familiari, grazie a “quella generosa solidarietà che da sempre motiva il senso del volontariato teatrale” della compagnia Insieme per caso.

Sì, insieme si possono fare davvero grandi cose!

 

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Il gruppo teatrale Insieme per caso propone uno spettacolo teatrale dal titolo La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi! destina i proventi dell’iniziativa all’Hospice del Centro di Cure palliative Insieme nella Cura, perché possa dotarsi di sempre maggiori comfort anche a favore delle famiglie che vi accedono.

Ci sono cioccolatini che fanno bene anche agli altri. Acquistandoli, non solo si può gustare o donare dolcezza, ma anche aiutare a “vivere fino alla fine”.

Sono le boules di cioccolato che sostengono il centro di cure palliative Insieme nella cura, perché la struttura possa garantire sempre più la migliore qualità delle cure per i pazienti in fase avanzata di malattia, offrendo al territorio un servizio ispirato a una visione olistica dell’assistenza alla persona.

Incartati singolarmente e contenuti all’interno di lattine riutilizzabili, ad esempio come portapenne, i cioccolatini sono alla crema di nocciola. Ogni confezione racchiude 100 grammi di dolcezza ed è acquistabile con una donazione minima di 5 euro.

Grazie alla disponibilità di alcuni generosi volontari, gli speciali cioccolatini saranno ancora disponibili i primi tre mercoledì del mese di novembre – il 2, il 9 e il 16 – dalle ore 9 alle 12, all’ingresso del CESA, il Centro per la Salute dell’Anziano.

Si chiama Alisea e sarà un giardino sensoriale dedicato agli ospiti del Centro per le cure palliative Insieme nella cura. Soprattutto, non è più soltanto un sogno: da martedì 3 maggio, grazie ai partecipanti all’evento 100% Cuore, sembra proprio diventerà realtà. Sono state oltre 120, infatti, le persone che hanno risposto presente all’invito della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico. Grazie a loro, la serata organizzata presso il Circolo Canottieri Aniene di Roma ha permesso di raccogliere parte dei fondi che serviranno a realizzare Alisea e a riqualificare il giardino esterno di Insieme nella cura.

Organizzato in collaborazione con ARION – Associazione artistica e culturale senza scopo di lucro, l’evento ha proposto un confronto sull’arte e i suoi benefici nella terapia di pazienti anche gravi e un’asta solidale di 35 opere d’arte contemporanea donate dai loro artisti.

 

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Al confronto, moderato dalla direttrice di LaPresse Alessia Lautone, hanno preso parte come relatori la dott.ssa Noemi Grappone, psicologa-psicoterapeuta-sessuologa-practitioner Emdr di EMDR Terapia Roma, il prof. Giampaolo Ghilardi, professore di Filosofia morale dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, l’avv. Ileana Iandolo, avvocato e insegnante di mindfulness, yoga e meditazione, le artiste Nora Lux e Silvia Stucky e infine Claudio Orezzi, medico palliativista nonché coordinatore scientifico del Master di Cure palliative del nostro Ateneo.

Al termine dell’asta, battuta dall’avv. Vittorio Largajolli, vice presidente dell’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus, la serata si è conclusa con un aperitivo.

 

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La Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, in collaborazione con ARION – Associazione artistica e culturale senza scopo di lucro, organizza 100% Cuore, un evento che prevede un confronto sull’arte e i suoi benefici nella terapia di pazienti anche gravi e un’asta solidale di 35 opere d’arte contemporanea donate dai loro artisti. I fondi raccolti contribuiranno a realizzare il giardino sensoriale Alisea e la riqualificazione del giardino esterno del Centro per le cure palliative Insieme nella cura.

Per partecipare iscriviti qui.

Programma

Ore 18,30 – 19,30 Confronto su “Amore, Arte, Natura Insieme nella Cura”
Modera Alessia Lautone, direttrice LaPresse

  • Saluti istituzionali – Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e Circolo Canottieri Aniene
  • L’aspetto terapeutico dell’arte e dell’amore sulla mente – dott.ssa Noemi Grappone, psicologa-psicoterapeuta-sessuologa-practitioner Emdr, EMDR Terapia Roma
  • Quando il bello favorisce il buono. Spunti di ecologia umana – prof. Giampaolo Ghilardi, professore di Filosofia morale, Università Campus Bio-Medico di Roma
  • Lo Shinrin-Yoku. L’immersione nei boschi. L’aspetto terapeutico dell’immersione nella natura, dello yoga e della meditazione, strumenti preziosi che aiutano a liberarsi dall’ansia e dallo stress, restituendo maggiore consapevolezza del proprio corpo e della propria mente – avv. Ileana Iandolo, avvocato e insegnante di mindfulness, yoga e meditazione
  • Axis Mundi, 4 battiti al secondo: l’albero, l’arte, la meditazione, la cura – Nora Lux, artista
  • Equilibrio e Armonia. Corpo e cuore – Silvia Stucky, artista
  • Progetto Alisea: un healing garden a disposizione di ogni malato, ovunque si trovi – Claudio Orezzi, medico palliativista, coordinamento scientifico Master di Cure palliative Università Campus Bio-Medico di Roma.

Ore 19,30 – 20,30 Asta benefica di 35 opere d’arte contemporanea donate tramite ARION
Battitore d’asta avv. Vittorio Largajolli, vice presidente Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus

Ore 20,30 Aperitivo rinforzato

A Barbara. Un piccolo cartello in legno colorato è apparso tra una siepe e una panchina del giardino del Centro per le cure palliative Insieme nella cura. A realizzarlo e decorarlo con tante bolle fuxia, gialle, rosa e viola sono stati i dipendenti del negozio per il bricolage Leroy Merlin Fiumicino e Laurentina, per esaudire il desiderio di un’ospite del centro stesso.

Barbara, così si chiamava la giovane imprenditrice ricoverata nell’hospice, desiderava lasciare un segno indelebile del suo passaggio, perché i pazienti ricoverati dopo di lei potessero sentirsi circondati da quanta più bellezza possibile. Per questo, pochi giorni prima di morire, aveva messo in contatto il personale del centro con Ambra, un’amica che ha poi attivato i colleghi di Leroy Merlin.

Grazie a una raccolta fondi organizzata tra di loro, il “giardino di Barbara” è così diventato realtà. Lo scorso 4 marzo quattro dipendenti di Leroy Merlin hanno dedicato una mattinata di lavoro a sistemare i loro “regali”, contagiati dalla passione del personale dell’hospice nel fare in modo che i pazienti e i loro familiari si sentano accolti in un ambiente familiare e sereno. Con simpatia ed entusiasmo hanno disposto alcune panchine sul prato, piantato sessanta rose lungo la recinzione e montato gli ombreggianti in terrazza.

Presto le sessanta piantine di rose sbocceranno e, ne siamo certi, con la loro bellezza, i loro colori e i loro profumi faranno del piccolo “giardino di Barbara” un luogo di pace.

 

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All’alba del suo primo compleanno, è arrivato un pensiero inaspettato per il nostro hospice. Nella mattinata di domenica 12 dicembre, gli oltre 50 rider del Roma Chapter di Harley Owners Group, accompagnati da un nutrito gruppo di fan e familiari, hanno portato in regalo un donativo di 2.000 euro. L’assegno, consegnato simbolicamente a due infermieri della struttura, in rappresentanza di tutto il personale sanitario, desidera “aiutare a vivere fino alla fine” gli ospiti del centro di cure palliative inaugurato il 16 dicembre dello scorso anno.

“Solo uniti si può fare tanta strada”

“Che questo dono sia arrivato dal mondo del motociclismo, oltre a farci particolare simpatia, porta a riflette su più aspetti”, ha scritto il personale sanitario nella lettera di ringraziamento per il generoso gesto. “In primis, che la sensibilità e l’attenzione a certi temi sono capaci di unire anche mondi apparentemente lontani; e che, incontrandovi per le strade durante i vostri roboanti raduni, ci ricordate che solo viaggiando uniti e mossi da una grande Passione si può fare tanta strada”.

Il gruppo di rider non è nuovo a questo genere di gesti: già da anni, in occasione del Natale, si rende protagonista di iniziative di raccolta fondi a favore del mondo sanitario. “Il vostro gesto – prosegue la lettera – oltre a essere un sostegno concreto, è per noi un segno di incoraggiamento a continuare con energia e dedizione il nostro lavoro“.

Un hospice per aiutare a vivere fino alla fine

Garantire la migliore qualità delle cure per i pazienti in fase avanzata di malattia offrendo al territorio un servizio ispirato ad una visione olistica dell’assistenza alla persona. Con un totale di 60 posti – 12 residenziali e 48 in assistenza domiciliare – il nostro centro di cure palliative Insieme nella cura è nato nel dicembre 2020 per ricreare il comfort di vita di un ambiente domestico. Come affermava Cicely Saunders, che diede vita alla diffusione del “movimento Hospice”, “tu sei importante perché sei tu, e tu sei importante fino alla fine della tua vita”.

Contribuisci anche tu per “aiutare a vivere fino alla fine.

 

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Il Roma Chapter di Harley Owners Group, formato da una cinquantina di rider, ha raccolto un donativo di 2.000 euro a favore del nostro Hospice per le cure palliative. Nel piazzale del Policlinico Universitario, i rider consegneranno simbolicamente l’assegno al personale della struttura, per “aiutare a vivere fino alla fine”.