Una serata all’insegna della solidarietà

La lotta alla depressione continua anche e soprattutto a Monza, grazie all’impegno dell’Associazione Antonio Danile in collaborazione con l’Associazione Amici del Campus Bio-Medico di Roma. Si è tenuto lo scorso 12 ottobre l’ormai consueto appuntamento di raccolta fondi a favore della ricerca scientifica sulla depressione, una serata solidale che ha ospitato gli interventi del dott. Giuliano Albergo, psichiatra della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, e della dott.ssa Giulia Somaini, psichiatra e psicoterapeuta dello Studio Lombardini di Monza.

Sperimentare cure sempre più efficaci

La depressione interessa attualmente 7 milioni e mezzo di persone in Italia e 300 milioni di persone nel mondo e, sempre secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sarà entro il 2030 la prima causa di morte prematura e di disabilità del mondo occidentale, prima ancora delle malattie cardiovascolari e oncologiche.

Per questo è fondamentale sperimentare cure sempre più efficaci, anche nel ricordo di chi non c’è più. Come Antonio Danile, nel cui nome i famigliari, nel 2019, hanno dato vita all’omonima associazione.

È stato il dott. Albergo a raccontare i progressi ottenuti presso la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico grazie alla tecnica della stimolazione magnetica transcranica, applicata alle patologie neuropsichiatriche. Da qualche anno, questo tipo di stimolazione non invasiva dà infatti ottimi risultati nel campo delle malattie neurologiche, e ora la sua applicazione alla depressione favorisce un netto miglioramento della sintomatologia generale nei pazienti trattati col protocollo sperimentale.

Un impegno concreto contro la depressione

Proprio a questo progetto saranno devoluti i fondi raccolti nel corso della serata che, presentata dalla giornalista Rai Nancy Squitieri, è stata animata dalla musica della nota violinista lituana Saule Kilaite e dall’ironia di Germano Lanzoni, da anni presenza fedelissima a questo evento benefico.

 

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Torna a Monza l’ormai consueto appuntamento con l’Associazione Amici del Campus Bio-Medico di Roma e l’Associazione Antonio Danile a favore della ricerca sulla depressione. Al centro della serata, l’intervento del dott. Giuliano Albergo, psichiatra della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, oltre alla dott.ssa Giulia Somaini, psichiatra e psicoterapeuta dello Studio Lombardini di Monza.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la depressione – che interessa attualmente 7 milioni e mezzo di persone in Italia e 300 milioni di persone nel mondo – sarà entro il 2030 la prima causa di morte prematura e di disabilità del mondo occidentale, prima ancora delle malattie cardiovascolari e oncologiche.

Un dato sul quale il dott. Albergo farà riflettere, informando inoltre il pubblico sui progressi ottenuti grazie all’innovativa tecnica della stimolazione magnetica transcranica, applicata alle patologie neuropsichiatriche. Da qualche anno, questo tipo di stimolazione non invasiva ha dato ottimi risultati nel campo delle malattie neurologiche. Ora, la sua applicazione alla depressione dimostra un netto miglioramento della sintomatologia generale nei pazienti trattati col protocollo sperimentale.

Oltre alla cena, i partecipanti potranno apprezzare la musica della nota violinista lituana Saule Kilaite e l’ironia di Germano Lanzoni, presenza fedelissima da anni a questo evento benefico. Presenterà Nancy Squitieri, giornalista Rai.

Partecipa all’evento

Conferma la tua partecipazione scrivendo all’indirizzo amicimilano@unicampus.it.

La prenotazione si riterrà confermata a fronte di un donativo di 100 euro a persona o 180 euro a coppia, donativo che sarà fiscalmente deducibile se effettuato con assegno o con bonifico intestati a:

  • Associazione Amici del Campus Bio-Medico di Roma ETS
  • IBAN IT77K0569603211000020373X07
  • Causale: Raccolta fondi per la Ricerca sulla Depressione in memoria di Antonio Danile

Ora, per ricordare Antonio e sostenere la ricerca, c’è anche un libro scritto da Sergio Scorzillo. Racconta la storia di Antonio e si intitola Non ti preoccupare.

La presentazione del libro, avvenuta presso il policlinico universitario Campus Bio-Medico alla presenza del fratello Francesco, è stata l’occasione per fare il punto sugli importanti progetti di ricerca resi possibili proprio dal sostegno prezioso dell’Associazione Danile, e della famiglia Danile in primis.

Come hanno spiegato il prof. Vincenzo Di Lazzaro, direttore dell’UOC di Neurologia, e il dott. Michele Ribolsi, responsabile del Servizio di Psichiatria, le novità principali della ricerca sulla depressione riguardano infatti l’evoluzione della Stimolazione Magnetica Transcranica ripetitiva (rTMS), che si sta affermando come un metodo estremamente efficace nel trattamento del disturbo depressivo maggiore farmacoresistente.

Per continuare a sostenere la ricerca contro la depressione, ricordando Antonio, è possibile acquistare il libro online oppure presso lo sportello dell’Associazione Amici all’interno della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico. Tutti i proventi della vendita del libro sono destinati alla ricerca sulla depressione.

 

Acquista il libro

L’Università Campus Bio-Medico di Roma, la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e l’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus promuovono insieme all’Associazione Antonio Danile la presentazione del libro Non ti preoccupare, scritto dall’autore, attore e regista Sergio Scorzillo e dedicato alla vita di Antonio Danile.

Oltre all’autore, interverranno Vincenzo Di Lazzaro, Preside della Facoltà dipartimentale di Medicina e Chirurgia nonché Direttore dell’Unità Operativa di Neurologia della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, Michele Ribolsi, Responsabile del servizio di Psichiatria della Fondazione stessa, e Francesco Danile, Presidente dell’Associazione Antonio Danile. Modera Carlo Parmeggiani, Direttore Area Comunicazione Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.

Parte del ricavato della vendita del libro sarà destinato a favore della ricerca contro la depressione.

L’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus e l’Associazione Antonio Danile promuovono la terza edizione dell’annuale cena di raccolta fondi a favore della ricerca contro la depressione.

Nel corso della serata il prof. Vincenzo Di Lazzaro, Direttore dell’Unità Operativa di Neurologia, parlerà degli sviluppi della ricerca scientifica per le malattie neuronali e in particolare per la depressione. Il suo team, infatti, anche grazie alla famiglia Danile ha sviluppato un protocollo sperimentale di cura della depressione. La giornalista Nancy Squitieri guiderà inoltre un talk con Francesco Danile, Presidente dell’Associazione Antonio Danile, e Sergio Scorzillo, autore, attore e regista che presenterà il libro Non ti preoccupare, dedicato alla vita di Antonio Danile. Seguirà una testimonianza di Gianpietro Ghidini, della Fondazione Ema Pesciolino Rosso. Interverranno infine personalità del mondo istituzionale monzese e numerosi sostenitori e amici delle due associazioni.

Partecipa all’evento

Conferma la tua partecipazione entro il 25 ottobre all’indirizzo l.buscioni@unicampus.it.

La prenotazione si riterrà confermata a fronte di un donativo di 80 euro a persona, che sarà fiscalmente deducibile se effettuato con assegno o con bonifico intestati a:

  • Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma – onlus
  • IBAN IT77K0569603211000020373X07
  • Causale: Raccolta fondi per la Ricerca sulla Depressione in memoria di Antonio Danile

A tutela, e in ottemperanza alle norme vigenti sull’accesso ai luoghi chiusi, l’ingresso è consentito esclusivamente a coloro che esibiscono il Green Pass (vaccinazione completa) e a coloro che esibiscono il Green Pass provvisorio e un certificato di tampone rapido negativo effettuato nelle ultime 48 ore.

La ricerca non si ferma, e neanche la sua divulgazione! Si è svolto lo scorso 23 ottobre, per iniziativa dell’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus e in streaming dallo Sporting Club di Monza, il talk intitolato #Nontipreoccupare: la ricerca non si ferma. A circa un anno dall’edizione 2019, l’Associazione Amici ha proposto quindi stavolta un incontro virtuale, in ottemperanza alle normative anti Covid-19 e per rispetto della salute di tutti, bene primario che il nostro Policlinico Universitario cura e difende ogni giorno. L’obiettivo, tuttavia, è rimasto il solito: sensibilizzare sul tema della depressione e promuovere la raccolta fondi per la ricerca.

Con la moderazione della giornalista Nancy Squitieri, sono intervenuti Vincenzo Di Lazzaro, direttore dell’UOC di Neurologia, Rossella Perricone, presidente dell’Associazione Amici, Francesco Danile, presidente dell’Associazione Antonio Danile, e l’attore e regista Sergio Scorzillo. Testimonial d’eccezione, il simpatico Germano Lanzoni, noto ai più come “il milanese imbruttito”.

Ricerca sulla depressione, risultati migliori delle attese

Una serata densa di spunti e di proficua collaborazione tra l’Associazione Amici e lo Sporting Club, che ha confermato l’apprezzamento e la stima per il lavoro scientifico del nostro Ateneo. Presente anche il presidente dello Sporting Club stesso, Filippo Carimati.

Il professor Di Lazzaro ha aggiornato gli utenti connessi circa le terapie tramite stimolazione magnetica transcranica ripetitiva, metodo non doloroso né invasivo che, attraverso l’uso di uno stimolatore di nuova generazione, sta producendo risultati migliori e maggiori delle attese. Si tratta di terapie che dovrebbero durare quattro settimane e già dopo la prima provocano ottimi miglioramenti nei pazienti.

Rossella Perricone, presidente dell’Associazione Amici, ha ricordato che gli oltre 13mila euro raccolti (al netto delle spese) grazie all’evento 2019 sono stati utilizzati, insieme ad altre donazioni, per l’acquisto dello stimolatore, il cui costo si aggira attorno ai 100mila euro.

Francesco Danile e Sergio Scorzillo hanno infine raccontato il catartico viaggio compiuto nel mondo della depressione e del teatro. Ne scaturiranno uno spettacolo e un libro intitolati Non ti preoccupare, frase tipicamente pronunciata da chi soffre di depressione per soffocare il dolore troppo grande di mostrare e affrontare la malattia.

 

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Un Centro di Neuromodulazione per ridare speranza

In Italia sono 2,8 milioni le persone affette da depressione. Di queste, circa il 30% non risponde né al trattamento farmacologico né alla terapia cognitivo comportamentale. Per questo la nostra UOC di Neurologia, diretta dal prof. Vincenzo di Lazzaro, vuole realizzare un Centro di Neuromodulazione per il trattamento del disturbo depressivo maggiore unipolare farmacoresistente.

Specifici protocolli di neuromodulazione non invasiva, cioè di stimolazione cerebrale effettuata attraverso campi magnetici o elettrodi applicati sulla testa del paziente, hanno infatti un potenziale terapeutico in diverse patologie neuropsichiatriche. In particolare, la Stimolazione Magnetica Transcranica ripetitiva (rTMS) si sta affermando come un metodo estremamente efficace nel trattamento del disturbo depressivo maggiore farmacoresistente.

Una cura non ancora accessibile ai pazienti

Una metodica indolore che tuttavia, nonostante l’appello dei neurologi, non è ancora accessibile ai malati di depressione: non essendo inclusa nelle prestazioni a carico del Sistema Sanitario Nazionale, viene effettuata a un costo molto alto per il paziente da personale non sempre adeguatamente formato. I pazienti non responsivi alla terapia farmacologica o vulnerabili a effetti collaterali dei farmaci continuano quindi a ricevere un trattamento non ottimale.

Proprio per garantire in modo sicuro e accessibile questa possibilità terapeutica a tutti i pazienti affetti da depressione farmacoresistente, la nostra UOC di Neurologia ha già presentato alla Camera dei Deputati le proprie istanze.

Un progetto in memoria di chi non c’è più

La sensibilità e il grande impegno della famiglia Danile hanno permesso di coprire i costi della prima fase del progetto (75 mila euro), incentrata sulla valutazione degli effetti della rTMS come unico trattamento nelle donne con depressione post-partum e sull’avvio della procedura di accreditamento nell’ambito del SSN.

Ma servono altri 200 mila euro per aprire un Centro di Neuromodulazione aperto al pubblico all’interno del nostro policlinico universitario, rendendo così disponibile il trattamento a tariffe controllate in regime My Hospital, in attesa di ottenere l’inserimento della prestazione nel regime SSN.

Il contributo dei familiari di Antonio Danile non si ferma, così come l’impegno dei nostri medici e ricercatori. Ma nella lotta contro la depressione è necessario essere in molti. Sei anche tu dei nostri?

Antonio Danile era un brillante avvocato di Mariano Comense che, dopo aver combattuto contro la depressione per 25 anni, ha perso la vita a causa di questo male un venerdì dello scorso anno. Un’esistenza la sua che non si è conclusa, ma trasformata in un nuovo inizio per 2,8 milioni di malati in Italia.

L’Associazione Antonio Danile è nata lo scorso mese di maggio in Brianza, “non per solidarietà, ma per egoismo”. A volerla, la madre di Antonio, Carolina Manzella, e il fratello Francesco: “Volevamo riprenderci una rivincita nei confronti della malattia”, spiega quest’ultimo. Due gli scopi dell’associazione: rompere il silenzio sulla depressione, informando la popolazione, e raccogliere fondi per la ricerca scientifica.

Due obiettivi già centrati grazie a numerose iniziative. L’ultima, lo scorso venerdì 11 ottobre allo Sporting Club di Monza, ha sensibilizzato i tanti partecipanti a una serata che ha permesso di donare 13 mila euro alla ricerca contro la depressione.

Una nuova cura per i malati di depressione

I fondi raccolti nel corso della cena solidale – introdotta dal Direttore Clinico del nostro Policlinico Universitario, Rossana Alloni – sosterranno in particolare la sperimentazione dell’elettrostimolazione per modulare la funzione celebrale, inizialmente a favore delle donne con depressione post parto. Come ha spiegato infatti il prof. Vincenzo Di Lazzaro, direttore dell’UOC di Neurologia, La stimolazione transcranica magnetica ripetitiva non è una tecnica nuova, essendo stata introdotta negli anni ’90 nello studio di malattie come il Parkinson. Tuttavia, nonostante l’appello dei neurologi, non è ancora accessibile ai malati di depressione: i costi per i pazienti sono proibitivi e non esiste un protocollo definito.

Un progetto presentato alla Camera dei Deputati

Un progetto, quello della nostra UOC di Neurologia, la cui prima parte era già stata finanziata proprio dalla famiglia Danile. Ed erano stati sempre i familiari di Antonio a presentarlo alla Camera dei Deputati, insieme ai nostri neurologi. Ora, a distanza di alcuni mesi, questo nuovo evento segna un ulteriore, importante tassello nella battaglia contro la depressione. Una lotta che l’Associazione Antonio Danile sogna di vincere anche attraverso “campagne di sensibilizzazione e un numero verde dedicato ai familiari dei pazienti depressi”.

Intanto, lo sketch di Germano Lanzoni, in arte “il signor Imbruttito”, ha saputo far sorridere i tanti generosi ospiti della serata: “La comicità è un antidepressivo naturale. Ce l’abbiamo tutti inside”. E chissà che il prossimo anno, durante lo stesso evento, non sia invece il prof. Di Lazzaro a portare belle notizie, magari annunciando finalmente l’accessibilità della nuova cura.

 

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