“La vita è come un respiro: un momento, e tutto può cambiare all’improvviso. Adesso sono qui e lo posso raccontare. Voglio gridare al mondo quanto sia importante la prevenzione e dire grazie a un Respiro per la Vita”. La testimonianza di Anna, 61 anni, salva grazie al programma di screening del tumore al polmone condotto dal nostro Policlinico Universitario, ha raggiunto i 1.200 spettatori che al Teatro Sistina di Roma hanno assistito lo scorso 3 maggio allo spettacolo Un Respiro per la Vita.

La testimonianza di Anna non è stata l’unica. Nella sua lettera Lucio, 63 anni, ha ricordato le parole del prof. Pierfilippo Crucitti, responsabile dell’Unità di Chirurgia Toracica, dopo l’intervento: “‘Lei è un uomo fortunato’, mi ha detto. Ho pensato: ‘Ma come? Ho un tumore al polmone e la chiami fortuna?’ Ma aveva ragione. Il tumore era al primo stadio, è stato preso in tempo. Adesso sto bene”.

Tanti volti noti per la diagnosi precoce

A sostenere l’intera serata, organizzata da UCBM in collaborazione con l’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico Onlus, tanti ospiti sul palco: accanto a Pippo Baudo e Lorella Cuccarini, che hanno condotto il charity show, Rita Dalla Chiesa, madrina dell’evento, Vittoria Belvedere, Giorgio Borghetti e Maria Grazia Cucinotta, che hanno dato voce alle lettere dei pazienti. E ancora Al Bano, Gigi D’Alessio, Anna Tatangelo, Peppino Di Capri, Gabriella Germani, Edoardo Vianello, Remo Pannain, Opera Pop, la Banda Musicale della Polizia di Stato e i calciatori Kōstas Manolas e Kevin Strootman.

“Nel tumore al polmone – ha ricordato Crucitti – la diagnosi precoce è tutto. Permette la sopravvivenza in circa il 90% dei casi”. Gli hanno fatto eco le parole di Luciana, 57 anni: “Anche un semplice sguardo può essere di grande aiuto per affrontare quell’orribile mostro che è la malattia”.

Come ogni mese, ritorna la possibilità di donare il sangue presso l’autoemoteca posizionata nel piazzale interno dell’Ateneo, tra gli edifici PRABB e Trapezio.

L’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus organizza la quarta edizione del Corso di formazione per volontari del Policlinico Universitario. Gli incontri, a cadenza settimanale, forniscono competenze di base a chiunque desideri diventare un volontario del  nostro Policlinico Universitario.

I temi trattati vanno dall’impatto psicologico della malattia a nozioni di primo soccorso, dagli stati emotivi del volontario alla cura del malato nelle ultime fasi della vita, dall’empatia alla comunicazione efficace.

L’iscrizione al corso può essere effettuata al termine del primo incontro, il 4 aprile 2018. La segreteria comunicherà quindi agli interessati l’avvenuta iscrizione. La quota di iscrizione è di 50 euro.

Per informazioni: volontari@unicampus.it.

Un convegno internazionale sui nuovi scenari dell’era robotica e dell’automazione, tenuto dai grandi nomi del settore (Stanford, ETH, Singapore, Scuola S. Anna) per far conoscere a tutti i progressi della scienza e della tecnologia a servizio della persona.

Ma anche attività per studenti e docenti delle scuole di ogni ordine e grado: prototipi, dimostrazioni, laboratori interattivi, competizioni nazionali, talk tenuti dagli esperti e dalle aziende partner.

E ancora, contest universitari a cura di Università Campus Bio-Medico di Roma, Sapienza Università di Roma e Università degli Studi di Roma Tor Vergata, per creare prototipi e applicazioni innovative per l’agricoltura sostenibile, gli anziani e la riabilitazione.

Le fasi finali delle competizioni saranno ospitate il 18 aprile dalla sala della Protomoteca in Campidoglio.

Percorsi di partnership tailor made

Impegnare la tua azienda in una causa di interesse sociale fa del bene alla comunità in cui vivi, ma non solo: intraprendere un percorso di partnership con l’Università Campus Bio-Medico di Roma o la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico rafforza l’identità e i valori aziendali, consolida la fiducia dei clienti e il rapporto con gli altri attori.

Il successo di una partnership personalizzata si basa sulla conoscenza diretta e quindi sulla divulgazione dell’impegno della nostra realtà. Coinvolge non solo il management ma, a cascata, anche e soprattutto i dipendenti e i clienti, stakeholder ad impatto immediatamente positivo sulla propria comunità di riferimento.

 

Rafforza la tua impresa sostenendo la società 

Coinvolgere il personale a beneficio della comunità

I programmi di staff involvement sono iniziative di Corporate Community Involvement (CCI) attraverso le quali l’impresa coinvolge i propri dipendenti e collaboratori in uno stretto rapporto con la comunità di riferimento, che a sua volta diventa strategica per gli obiettivi di business.

Più nello specifico, si tratta di azioni che prevedono la partecipazione attiva e concreta del personale di un’impresa a favore di cause di natura sociale, con l’incoraggiamento e il supporto aziendale. Tra le azioni di corporate social responsibility, è quindi quella che maggiormente implica il coinvolgimento dei dipendenti. Per questo, è un’attività strettamente legata all’Area Risorse umane dell’impresa.

Rafforzare il brand e favorire il team building

In che modo un’azienda trae beneficio da un programma di staff involvement? Azioni di questo tipo dimostrano che l’impresa è seriamente consapevole della sua responsabilità sociale condivisa, migliorano la sua immagine istituzionale e contribuiscono a rafforzare la fedeltà al brand. Sviluppano inoltre il lavoro di gruppo tra le varie funzioni e l’impegno dei dipendenti e migliorano l’ambiente lavorativo.

Anche i dipendenti traggono beneficio da azioni di staff involvement. Questi programmi offrono infatti al personale coinvolto la soddisfazione e la motivazione derivanti dal fare qualcosa di utile, oltre a una maggiore consapevolezza delle problematiche della comunità di riferimento. Permettono inoltre ai dipendenti di sviluppare nuove competenze e di arricchire quelle esistenti: spesso le persone coinvolte comprendono di poter fare più di quanto credessero prima.

Sviluppare un programma di staff involvement

Lo sviluppo di programmi di staff involvement deve trovare fondamento su tre principi. Prima di tutto, occorre essere consapevoli del fatto che coinvolgere l’impresa a servizio della comunità locale e impegnare il personale in attività di volontariato contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di business. In secondo luogo, è necessario che questa attività sia trattata come qualsiasi altra funzione di business dell’impresa. La volontà di istituire un programma di questo tipo non è sufficiente: è fondamentale anche supportarlo e promuoverlo. Infine, è importante indirizzare i programmi di staff involvement alla risoluzione di problemi sociali rilevanti per la comunità di riferimento.

 

Attiva un percorso di staff involvement

Anche quest’anno l’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus organizza una serie di incontri all’insegna della buona cucina, del cake design e delle decorazioni manuali.

Il primo appuntamento, proposto in occasione della festa delle donne, si terrà presso la Scuola di Cucina di Anna Moroni, che delizierà con le sue famose Frivolezze.