Nessuno perde. Tutti vincono! Questo lo slogan di Bicinrosa, pedalata solidale per le vie del centro storico di Roma promossa nell’ambito di Ottobre rosa dalla Breast Unit del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, in collaborazione con l’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus e la Rappresentanza in Italia della Commissione europea e con il supporto tecnico-organizzativo di Europe Direct Roma Innovazione e di Asd Ciclismo Lazio.

Bicinrosa è una manifestazione sportiva amatoriale che mira a sensibilizzare le donne e la popolazione in generale sull’importanza della prevenzione e della cura del tumore al seno.

www.bicinrosa.it

In occasione della conferenza stampa di presentazione della pedalata solidale Bicinrosa, è prevista una giornata informativa sul tema L’Europa contro il cancro al seno: lo sport e l’alimentazione come prevenzione.

Contro il carcinoma mammario e nell’ambito di Ottobre rosa, la manifestazione sportiva amatoriale Bicinrosa desidera infatti promuovere stili di vita corretti e sensibilizzare le donne e la popolazione in generale.

Innamorata di vita, questo il titolo del progetto pensato dai Rotary Club Roma Giulio Cesare, Roma Appia Antica e Roma Tevere per stare al fianco delle donne contro il tumore al seno.

Reso possibile dalla partnership nata con l’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus il 19 giugno 2019, in occasione dell’evento Non una di meno, il progetto è stato presentato ufficialmente nel mese di settembre e continuerà a dare frutti in occasione degli eventi Innamorata di vita e Bicinrosa.

Un aiuto concreto a favore delle donne

L’obiettivo dei Rotary Club è inoltre raccogliere parrucche e foulard da donare alla Banca della Parrucca e finanziare e promuovere screening gratuiti e test PAM50, un test all’avanguardia che indica i trattamenti più appropriati per ciascuna paziente oncologica.

Nei prossimi mesi saranno inoltre organizzati appuntamenti di informazione e formazione dei soci Rotary, in vista di giornate di volontariato da svolgere all’interno del Policlinico Universitario. Un progetto variegato insomma, che non smetterà di proporre occasioni di solidarietà e sensibilizzazione sempre in collaborazione con l’Università Campus Bio-Medico di Roma.

Un’azienda di famiglia con oltre 40 anni si storia, la passione per la bellezza e il comune impegno nel mondo della medicina. Ripar Cosmetici ha deciso di stare al nostro fianco nella lotta contro il tumore al seno e a favore del benessere psico-fisico delle pazienti oncologiche. Per questo, fino al 30 luglio, rinuncerà a metà del ricavato delle vendite online per sostenere i nostri progetti.

Frutto delle abilità e delle competenze di due generazioni di chirurghi plastici, ma anche delle conoscenze scientifiche, tecniche e cosmetologiche di alcune tra le più affermate professioniste italiane, i cosmetici Ripar sposano perfettamente la passione per la bellezza e l’amore per la medicina, con un orizzonte internazionale. Non solo: grazie alla partnership solidale, i prodotti saranno ora ancor più di aiuto a tutte quelle donne che in particolar modo devono lottare per il proprio diritto alla bellezza.

Vuoi stare anche tu al nostro fianco nella lotta al tumore al seno? Entro il 30 luglio, visita lo store online di Ripar Cosmetici, scegli i prodotti che preferisci e inserisci il codice NONUNADIMENOl’azienda devolverà ai nostri progetti il 50% dei tuoi acquisti.

Fatti bella, combatti il tumore al seno!

 

Sì, voglio combattere il tumore al seno!

Un progetto nato con l’obiettivo di mettere a disposizione delle pazienti oncologiche copricapo, parrucche e consulenze estetiche personalizzate, e una giovane donna, Noemi, pronto a sostenerlo, per trasformare un momento di difficoltà in un gesto di solidarietà.

Sono di Noemi Pazzaglia i primi capelli donati alla Banca della parrucca, progetto attivo presso il nostro Policlinico Universitario da alcuni mesi, così come è sempre sua l’idea di una campagna di crowdfunding lanciata per sostenere le spese di gestione dell’iniziativa.

Un gesto di solidarietà per vincere un momento di difficoltà

L’appello della giovane è stato lanciato martedì 19 giugno nel corso dell’evento Non una di meno, promosso da UCBM e dall’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus presso il complesso monumentale del Pio Sodalizio dei Piceni, a Roma.

Un invito che, a partire da quella sera, desidera raggiungere proprio tutti, perché basta davvero poco per donare i propri capelli, magari in occasione del taglio estivo o alla partenza per le vacanze; basta un click per effettuare una piccola donazione.

La campagna di crowdfunding quindi continua, così come l’invito di Noemi: «Attraverso la donazione dei nostri capelli possiamo fare davvero qualcosa di grandissimo. Quindi donate, donate, donate! Non esitate, fatelo! Spero che il mio esempio possa esservi di aiuto».

Vuoi seguire l’esempio di Noemi?

 

Dona ora!

Combattere il cancro con la bellezza. Si potrebbe forse riassumere così l’obiettivo di Non una di meno, serata benefica promossa martedì 19 giugno da UCBM e dall’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus presso il complesso monumentale del Pio Sodalizio dei Piceni, a Roma.

Un evento dedicato alla bellezza femminile nonostante tutto che ha voluto anche sottolineare l’importanza di garantire alle pazienti oncologiche benessere psico-fisico e cure personalizzate.

L’importanza di una cura personalizzata

“Secondo recenti studi, circa il 30-40% delle pazienti con carcinoma mammario oggi non riceve un trattamento adeguato”, ha spiegato il prof. Giuseppe Perrone, responsabile dell’Unitá di ricerca di Anatomia patologica, riferendosi ai dati con cui la ricerca sul tumore al seno si confronta attualmente.

Le tipologie di carcinoma mammario attualmente conosciute sono quattro e ciascuna di esse richiede un trattamento specifico“, ha proseguito Perrone. “Per questo è fondamentale mettere a disposizione delle pazienti test specialistici che indichino ai medici quali siano le cure più appropriate per ciascun caso. Il test PAM 50 ad esempio, presso il nostro Policlinico Universitario permette di capire se è possibile evitare la chiemioterapia, con i suoi conseguenti effetti collaterali”.

Un evento a favore delle donne

Proprio il test PAM 50, gratuito in Spagna e in Inghilterra, ma non ancora riconosciuto dal Servizio Sanitario Nazionale in Italia, è uno dei servizi sostenuti dalla serata. Un evento organizzato con l’obiettivo di finanziare anche la Banca della Parrucca e l’assistenza estetica alle pazienti oncologiche, in modo trasversale alle Unità di Chirurgia plastica e ricostruttiva del prof. Paolo Persichetti, di Oncologia medica del prof. Giuseppe Tonini e di Senologia del prof. Vittorio Altomare. La serata ha infatti prodotto una raccolta fondi di circa 8 mila euro.

Prendersi cura della bellezza per favorire il benessere psico-fisico

Durante la serata, presentata dalla giornalista Rai Carla Lombardi, arricchita dalla light dinner preparata dallo chef Fabio Campoli e allietata dalle note del soprano Chiara Taigi e di Claudia Galletti, è stata anche lanciata la campagna di crowdfunding promossa da Noemi Pazzaglia, giovane donna che ha deciso di donare i propri capelli alla Banca della Parrucca e di chiedere ora a tante altre persone di contribuire al progetto un semplice click.

 

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Dopo la sfilata di alta moda realizzata dalla Maison Luigi Borbone, stilista sensibile a queste tematiche, speciali copricapo artistici realizzati con materiale ospedaliero dall’esperta tricologa Giusy Giambertone sono stati i protagonisti di una performance che ha coinvolto le pazienti oncologiche e gli abiti di Alessandra Ferrari, della collezione Brutta Spose. “Spesso – ha spiegato Giambertone – il primo suggerimento dato dal medico a una paziente oncologica è di tagliarsi i capelli. Perché? La bellezza deve essere valorizzata anche durante i trattamenti“.

Proprio per formare figure professionali specializzate nel valorizzare la bellezza delle pazienti oncologiche è attivo presso UCBM il Corso di alta formazione in Beauty Recovery Specialist, rilanciato nella sua settima edizione durante la serata.

L’evento è stato patrocinato dalla Regione Lazio e da Europa Donna Italia e reso possibile dalla collaborazione dei partner tecnici Ripar Cosmetici e Tricostarc e di numerosi altri sponsor.

Un impegno che continua

Perché l’impegno a sostegno delle pazienti oncologiche non si esaurisca con la serata, è attiva con Ripar Cosmetici una partnership di raccolta fondi sempre all’insegna della bellezza. In particolare, l’azienda devolverà il 50% delle vendite online dei prodotti al sostegno dei nostri progetti a favore del benessere psico-fisico delle pazienti oncologiche.

Quindi visita lo store online di Ripar Cosmetici, scegli i prodotti che preferisci e inserisci il codice NONUNADIMENO. Hai tempo fino al 30 luglio!

 

Sostieni la bellezza femminile!

Una manifestazione calcistica promossa dall’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus a favore dell’attività di ricerca sul tumore al seno svolta dalla Breast Unit del nostro Policlinico Universitario.

Non una di meno è un evento a sostegno delle iniziative UCBM dedicate alla cura psico-fisica delle pazienti oncologiche:

  • un appuntamento incentrato sulla bellezza femminile, per ricordare che la bellezza non è solo estetica, ma uno stato d’animo che accompagna la donna in tutto il percorso della sua vita
  • una serata tra Amici per promuovere i progetti che aiutano le donne a sentirsi sempre belle, anche nei momenti più difficili
  • un evento in cui professionisti dell’informazione, della moda, dello sport e del benessere si incontrano per sostenere la bellezza femminile nelle sue diverse forme.

Postazione make-up Ripar Cosmetici con demo, sfilata di moda con Maison Luigi Borbone, light dinner a cura dello chef Fabio Campoli. Questi i principali ingredienti della serata, condotta dalla giornalista di Rai1 Carla Lombardi.

L’evento è patrocinato dalla Regione Lazio e da Europa Donna.

Non una di meno

Curare la paziente oltre la malattia

Perdere i capelli in seguito alle cure, soprattutto per una donna, non è una conseguenza semplice da affrontare: sebbene possa sembrare un aspetto secondario, provoca in realtà nelle pazienti oncologiche un ulteriore trauma psicofisico a cui si aggiunge un impegno economico. I capelli fanno parte dell’identità femminile e vederli cadere a terra è quasi per tutte un momento traumatico.

Molte volte non basta la consapevolezza che si tratti solo di una fase e che con il tempo ricresceranno. La Banca della parrucca è un’iniziativa promossa proprio per alleviare le sofferenze psicologiche legate a questo momento.

Un sogno diventato realtà

Il progetto della Banca della parrucca è diventato realtà soprattutto grazie al desiderio di Rita Fantozzi, giornalista parlamentare e a lungo redattrice dell’Adnkronos che nel libro Malata di vita (Imprimatur editore, 2016), pubblicato postumo, ha voluto raccontare la sua faticosa battaglia contro il cancro. La sua decisione di devolvere i diritti d’autore del testo alla realizzazione di un fondo per la Banca della parrucca ha permesso di finanziare e avviare il progetto.

Dal mese di marzo 2022, grazie all’iniziativa dell’Associazione Amici del Campus Bio-Medico, la battaglia quotidiana di Rita si è così trasformata in un grande progetto di generosità.

Un angolo dedicato

Grazie al supporto delle volontarie del nostro policlinico universitario, proprio al secondo piano della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, presso il Day Hospital medico, è stato creato e dedicato al progetto un angolo con toeletta e deposito di copricapi e parrucche sintetiche realizzate da un’azienda leader del settore con cui il policlinico stesso ha sottoscritto un accordo.

Coloro che desiderano usufruire del servizio possono chiedere al personale infermieristico e alle volontarie di fissare un incontro durante il quale provare le parrucche disponibili. La parrucca scelta verrà data in comodato d’uso gratuito, con il solo vincolo di restituirla al termine dell’utilizzo.

Tutte le parrucche vengono igienizzate e ripristinate da esperti prima di essere messe di nuovo a disposizione delle pazienti.

Come sostenere la Banca della parrucca

Chiunque lo desideri può contribuire alla Banca della parrucca donando la propria parrucca, che non utilizza più.

Inoltre è possibile donare i propri capelli osservando alcune piccole attenzioni, soprattutto durante la loro raccolta:

  • devono avere una lunghezza minima di 40 cm (25 cm solo per i capelli bianchi o brizzolati) – i capelli ricci o mossi vanno misurati al naturale, senza lisciarli
  • possono essere di qualsiasi tipo – fini, spessi, tinti, con schiariture ecc. – ma è importante che non siano trattati con henné (in questo caso occorre attendere la totale ricrescita dei capelli)
  • non vanno assolutamente mischiati a quelli di un’altra donatrice
  • vanno consegnati ben puliti, asciugati e ben legati alle estremità con elastici (è importantissimo asciugare bene i capelli prima di spedirli poiché tendono a intrecciarsi, indurirsi, rovinarsi e ammuffire).

I capelli possono essere tagliati dal proprio parrucchiere di fiducia, che può procedere dividendo il cuoio capelluto in 6 settori e riunire così i capelli per lunghezza in piccole code che vanno tagliate appena sopra l’elastico.

Le ciocche di capelli possono essere spedite in busta chiusa al seguente indirizzo (è consigliata la raccomandata con ricevuta di ritorno): Tricostarc – Viale Libia, 38 – 00199 Roma.

Nella busta è possibile aggiungere una dedica rivolta alla persona che li riceverà, specificando i propri riferimenti affinché la ricevente possa eventualmente inviare un ringraziamento.

 

Richiedi info

 

Coinvolgere i dipendenti in iniziative a impatto sociale

Attraverso il volontariato d’impresa, l’Università Campus Bio-Medico di Roma e la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico invitano e coinvolgono i dipendenti delle aziende sostenitrici all’interno dello loro iniziative a impatto sociale. Il personale delle aziende partner può essere coinvolto in progetti quali ad esempio la Banca della Parrucca e il Centro trasfusionale, ma non solo.

Con il volontariato d’impresa, l’azienda si impegna concretamente per una causa di interesse sociale, rafforzando al tempo stesso i valori e l’identità aziendale, oltre alla coesione dei propri dipendenti. Le iniziative di volontariato d’impresa sono indicate infatti anche in un’ottica di team building.

Attività di volontariato individuale

Alternativo o complementare al volontariato d’impresa, quello individuale consiste nel riconoscimento da parte dell’azienda di un monte ore annuale da dedicare ad attività di volontariato. Il dipendente, in accordo con il proprio datore di lavoro, può quindi scegliere di volta in volta attività e tempistiche, per poi tornare in azienda arricchito da un’esperienza che regala la soddisfazione derivante dall’aver fatto qualcosa di importante.

Presso il nostro ateneo o il nostro policlinico universitario, i lavoratori della tua azienda possono impegnarsi in numerose iniziative di responsabilità sociale condivisa. Queste possono essere sia suggerite dall’impresa stessa sia scelte direttamente da ciascun dipendente, sempre con il nostro supporto.

 

Coinvolgi i tuoi dipendenti in iniziative a impatto sociale