La sua inaugurazione può essere seguita in diretta sul nostro canale YouTube, sulla piattaforma Zoom (massimo 1000 utenti) e sui monitor installati nell’edificio PRABB e nella hall del nostro Policlinico Universitario.
La struttura inizierà ad accogliere i pazienti alle ore 18.
Uno studio della dottoressa Carla Lintas, biologa del nostro Policlinico Universitario, apre nuovi scenari sui fattori di rischio per il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
Condotta in collaborazione con il Translational Genomics Research Institute di Phoenix e con l’Università di Pisa, l’indagine, come spiega Lintas, “dimostra che il gene MTHFR, identificato come fattore di rischio per molte patologie (trombosi, aborti spontanei, malattie coronariche e difetti del tubo neurale), potrebbe costituire un fattore di rischio anche per l’ADHD”.
In particolare, la biologa ha osservato una disregolazione dell’RNA messaggero codificato dal gene MTHFR nelle madri con figli affetti dal disturbo, rispetto alle madri con figli non affetti da questa o altre patologie.
Lo studio è stato condotto su un campione di madri con almeno un figlio affetto da ADHD, uno dei disturbi del neurosviluppo più comuni nella popolazione pediatrica, tanto che si stima interessi un bambino ogni venti.
“Questi risultati preliminari dovranno essere confermati su un campione più ampio”, conclude la biologa. Intanto, però, sono già stati pubblicatisulla prestigiosa rivista scientifica Epigenomics.
Tutti abbiamo conosciuto il Maestro Ennio Morricone per la sua straordinaria capacità di emozionare attraverso le sette note. Pochi invece sanno che dietro a questo geniale talento c’era anche un cuore generoso. Per questo il nostro Ateneo lo ricorderà anche per il suo impegno a favore della ricerca scientifica.
All’origine di tutto fu una caduta accidentale e la conseguente frattura del femore, la notte tra il 2 e il 3 agosto 2015. Morricone aveva 87 anni e dopo alcuni giorni fu operato nel nostro Policlinico Universitario dal prof. Vincenzo Denaro, primario emerito di Ortopedia e Traumatologia. Un infortunio che aveva lasciato tutti col fiato sospeso.
“Essere un medicoè una missione incredibile” aveva affermato poco tempo dopo il Maestro. “Nel Policlinico Universitario Campus Bio-Medico ho visto il prof. Denaro, gli altri medici e i loro collaboratori prendersi cura con grande attenzione di tutti i malati, compreso me. Se dovessi dedicare un mio brano al prof. Denaro, sceglierei Mission”.
Un gesto per restituire a tanti il bene ricevuto
Un mese dopo l’intervento, la sera del 12 settembre 2015, il Maestro Morricone salì sul palco dell’Arena di Verona per dirigere un concerto davanti a 14 mila spettatori. Un miracolo cui molti avevano temuto di non poter più assistere. E dall’incontro con l’umanità dei nostri medici scaturì successivamente la volontà di sostenerli nella loro missione, proprio attraverso la musica.
Infatti, i proventi del concerto al Foro Italico di Roma del 7 luglio 2016 – incluso nel tour mondiale per il 60° anniversario da compositore e direttore d’orchestra – furono interamente devoluti alla ricerca sulle cellule staminali per le malattie degenerative dell’apparato locomotore. Un gesto di generosità che voleva restituire quanto ricevuto e al tempo stesso sostenere chi è quotidianamente impegnato a trovare nuove soluzioni a favore della salute di tanti.
“La musica è donarsi e donare. Non può sottrarsi dal sostenere la ricerca scientifica e chi porta avanti la sua missione con professionalità e abnegazione”. Così Loredana Ripepi, presidente dell’associazione culturale Sperimentiamo, aveva spiegato la scelta di sostegno alla ricerca contro il Coronavirus attraverso il concorso nazionale di musica San Vigilio In… Canto, nato nel 2011 per stimolare la pratica della musica tra i giovani e svoltosi quest’anno online almeno nella sua prima fase.
Sono stati 2234 gli euro raccolti attraverso le quote di iscrizione al concorso. Fondi che sono stati prontamente devoluti dall’associazione stessa al nostro Ateneo, con l’obiettivo di sostenere l’impegno dei nostri ricercatori contro il Covid-19.
Racconta Ripepi: “Il livello musicale è stato davvero molto alto, non è stato facile valutare gli straordinari e numerosissimi talenti che da ogni parte d’Italia ci hanno inviato i loro video, regalandoci forti emozioni in un periodo così difficile. Ringrazio tutte le persone coinvolte, che ci hanno permesso di sostenere la ricerca: i componenti della commissione del concorso, tutti i partecipanti e i loro genitori e infine gli insegnanti, che con professionalità hanno portato avanti la didattica a distanza. Un grande grazie anche alla dott.ssa Cristina Delicato, Responsabile Area Fundraising dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, che ci ha dato l’opportunità di sostenere un progetto così importante. Ancora una volta la bella musica ha trionfato, unita a un grande spirito e desiderio di solidarietà“.
Il 1° aprile 2020 apriva il nostro Covid Center. Con una rapida trasformazione del nuovo Pronto Soccorso, anche il nostro Policlinico Universitario si schierava così in prima linea contro il coronavirus. E in tanti sceglievate di affiancarci in questa battaglia.
Non è stato facile per nessuno, ma i nostri medici, infermieri e operatori sanitari, grazie anche a tutti voi, alla fine hanno vinto: il 14 giugno 2020 il nostro Covid Center ha chiuso.
Lo scriviamo con commozione, mentre il ricordo va ai giorni in cui ci chiedevamo con apprensione quando sarebbe finito tutto questo. Il grande giorno è finalmente arrivato e vogliamo festeggiarlo con tutti voi, perché il vostro sostegno ci ha permesso di far lavorare i nostri operatori in totale sicurezza e di garantire ai pazienti le migliori cure.
75 giorni e 90 professionisti
Sono stati 75 giorni in cui la struttura, totalmente isolata rispetto al Policlinico Universitario, ha potuto salvare la vita a una sessantina di persone, grazie all’impegno di 90 professionisti tra medici, infermieri e personale sanitario e tecnico, unitamente a professionisti e ricercatori impegnati a trovare le soluzioni ingegneristiche, organizzative e mediche più efficaci in tempi ridottissimi.
E se tutto questo è stato possibile, lo dobbiamo anche alla generosità di tanti donatori che hanno scelto di sostenerci. A voi va quindi il nostro più sentito e caloroso grazie, unito a quello dei tanti pazienti guariti e dei loro familiari. Insieme ce l’abbiamo fatta!
L’impegno continua
Ora i 2100 metri quadrati del Covid Center sono tornati a essere un cantiere, per poter dotare Roma di un nuovo Pronto Soccorso a partire dal 1° settembre 2020.
“La vita è un inno. Cantalo”. Il nostro sostenitore Alessandro Crasta, avvocato e collaboratore parlamentare con una grande passione per la musica, ha composto un brano musicale inedito a partire dall’Inno alla vita di S. Teresa di Calcutta. L’obiettivo? Trasmettere un messaggio di speranza e rinascita dopo la pandemia, sostenendo il nostro progetto di ricerca contro Covid-19 attraverso un brano “dedicato a tutti coloro che con esemplare impegno e spirito di sacrificio sono stati in prima linea nella lotta al coronavirus”.
La sua campagna di crowdfundingUniti nella musica per la ricerca punta a raccogliere mille euro attraverso la piattaforma Rete del dono. Una sfida possibile, se deciderai anche tu di “cantare la vita” attraverso una piccola donazione contro il coronavirus. Ecco l’appello di Alessandro.
Ciao a tutti,
sono Alessandro Crasta, avvocato e collaboratore parlamentare di professione con una grande passione per la musica, che ritengo uno dei più potenti mezzi di comunicazione, soprattutto nel lockdown che la pandemia di coronavirus ci ha imposto.
Il mondo si è fermato e il tempo è rimasto come sospeso, la musica ci ha aiutato a non sentire dentro il silenzio che, però, fuori c’era. Tutti noi ricorderemo le immagini di quell’Italia che mentre era chiusa in casa si affacciava sui balconi intonando tante melodie che hanno unito la nazione.
Ho composto una canzone per sostenere la ricerca
Così è nata in me l’idea di sensibilizzare una raccolta fondi per la ricerca sul coronavirus tramite la musica e le parole del brano originale “Inno alla Vita”, che ho composto insieme a mia sorella Linda, autrice del testo, ispirato alla celebre poesia di Santa Teresa di Calcutta, che ci invita a riflettere sui valori positivi della nostra esistenza, nonostante le difficoltà e le prove che la vita spesso ci riserva. Interprete del brano è Stefania D’Ambrosio, che ha accolto con entusiasmo l’invito a condividere la mia iniziativa.
La ricerca ha bisogno di te
Abbiamo imparato a vedere con occhi diversi ciò che prima ci sembrava abituale e abbiamo anche imparato ad apprezzare le piccole cose della vita quotidiana.
Ma il virus non è stato ancora sconfitto e la vera ripartenza sarà segnata solo dal momento della scoperta del vaccino e di cure efficaci per fermarlo. Ecco perché, per guardare con fiducia e speranza al futuro, è di fondamentale importanza sostenere le attività di ricerca scientifica sul Covid-19.
Il Team di ricercatori dell’Università Campus Bio-Medico di Roma ha avviato un rilevante progetto volto allo studio delle caratteristiche del coronavirus, che condurrà non solo alla comprensione della patogenesi della malattia, ma anche alla scoperta di nuove cure.
Per queste ragioni ho deciso di sostenere il progetto di ricerca del Campus Bio-Medico con la mia iniziativa di raccolta fondi.
Cosa aspetti? Dona anche tu e condividi la mia iniziativa con tutti i tuoi amici, parenti e conoscenti.
Un allenamento a portata di tutti, proposto dal personal trainer Massimo Ciocchetti insieme ai medici e ai nutrizionisti del nostro Policlinico Universitario, ma non solo. La Run for Liver Home Edition sarà un incontro dedicato a tutti coloro che hanno a cuore la salute del proprio fegato e verrà trasmessa in diretta dalla pagina Facebook del nostro Ateneo.
Proposta dall’Unità Operativa Semplice di Medicina clinica ed Epatologia, la Run for Liver Home Edition sensibilizzerà i partecipanti sull’importanza di un regolare stile di vita per il corretto funzionamento del fegato, organo vitale fondamentale nell’assorbimento delle sostanze nutritive.
La partecipazione è gratuita. Iscriviti attraverso questo link: dopo aver compilato il modulo, ti verrà inviato il link attraverso il quale collegarti per partecipare all’evento online.
Il programma dell’evento
Ore 18:00
Inizio live streaming
Presentano
Giovanni Galati, epatologo e runner
Paolo Parisi, avvocato e runner, presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Campus Bio-Medico
Partecipano
Dario Tuccinardi, diabetologo
Manon Khazrai, nutrizionista
Antonio Picardi, responsabile Unità di Epatologia
Umberto Vespasiani Gentilucci, epatologo e runner
Ore 18.05
Iniziamo la lezione!
40 minuti di Full Body Workout con Massimo Ciocchetti, personal trainer e runner
Ore 18.45
Tavola rotonda e risposta alle domande dei partecipanti (sarà possibile inviare domande durante la diretta streaming; i professionisti risponderanno al termine della lezione interattiva).
Un concorso per stimolare l’interesse, la pratica e la diffusione della musica tra i giovani, contribuendo a favorire lo scambio delle esperienze musicali maturate all’interno di realtà scolastiche e associative. Questo l’obiettivo del concorso nazionale di musica San Vigilio In… Canto, promosso dall’associazione culturale Sperimentiamo. Un’iniziativa che quest’anno sceglie di contribuire alla ricerca contro il Covid-19.
“Quando il concorso è nato, nel 2011, non potevamo certo aspettarci che il suo decimo anniversario sarebbe stato così difficile”, commenta Loredana Ripepi, presidente dell’associazione. Nonostante l’emergenza sanitaria, il concorso comunque si farà anche quest’anno, grazie al web (questo il bando di concorso, per info: +39 3334080635 o info@sperimentiamo.it). E, anzi, per la prima volta, diventa occasione di solidarietà.
Spiega Ripepi: “In questi anni di crescita, formazione e sperimentazione, più volte ci siamo ripetuti che la musica non conosce confini ed è un linguaggio universale. Mai come oggi queste parole sono vere. Spetta a noi renderle concrete”. Per questo l’associazione ha scelto di devolvere le quote di iscrizione al concorso al nostro Ateneo, con l’obiettivo di sostenere l’impegno dei nostri ricercatori contro il Covid-19.
“La musica è donarsi e donare. Non può sottrarsi dal sostenere la ricerca scientifica e chi porta avanti la sua missione con professionalità e abnegazione”, conclude il presidente di Sperimentiamo. “Ora più che mai, medici e scienziati sapranno di non essere soli in questa lotta contro un nemico invisibile. Anzi, avranno al loro fianco un’intera orchestra che suona e crede in loro”.
Una campagna di crowdfunding attivata a sostegno del nostro Covid Center. L’iniziativa è stata lanciata dagli studenti del nostro Ateneo e in pochi giorni, grazie al loro impegno e alla loro generosità, ha permesso di raccogliere più di 8mila euro. Ecco l’appello.
Negli ultimi giorni stiamo soffrendo la necessità di star “distanti”, ma forse più che mai stiamo capendo l’importanza del “dare una mano”. Ci hanno sempre detto che uniti si vince ogni guerra, noi studenti del Campus raccogliamo e facciamo nostro questo monito.
In questo periodo di emergenza sociale e sanitaria, stiamo cercando di aiutare il nostro paese a sconfiggere questo invisibile nemico nel principale modo possibile: #iorimangoacasa è lo slogan che riempie le nostre menti.
I nostri cuori però sono con tutti coloro che l’emergenza la stanno combattendo in prima linea, con inarrestabili mani guantate e volti coraggiosi nascosti da mascherine monouso.
Tutti vorremo fare qualcosa per dare forza e speranza a medici e infermieri che hanno trasformato il proprio slogan in #iorimangoinospedale, per combattere ogni giorno a fianco dei malati covid-19.
Loro sono le braccia che ci permetteranno di riabbracciarci senza timore quando l’emergenza sarà passata.
Distanti ma uniti, possiamo fare la differenza.
Noi siamo pronti a fermarlo. Voi siete pronti a sostenerci?
INSIEME CE LA FAREMO!
La campagna di crowdfunding degli studenti ora è chiusa, ma le donazioni possono ancora fare la differenza. Non è mai troppo tardi per sostenerci. Basta un piccolo contributo.
Luca Argentero, Lino Banfi, Milly Carlucci, Tosca Donati, Francesco Castiglione, The Pozzolis Family e Zerbiian. Ma anche Maurizio Costanzo e Valerio Vermiglio. Anche i personaggi della tv, della musica, dello sport e del web sostengono il personale del nostro Covid Center.
L’invito a donare, lanciato attraverso diversi canali social, è chiaro: il personale sanitario cerca ogni giorno di dare il massimo per fronteggiare l’emergenza, ma ogni piccolo contributo può fare la differenza.
Prima che il nostro pronto soccorso venisse trasformato, proprio Luca Argentero aveva girato all’interno del nostro Policlinico Universitario la fiction DOC – Nelle tue mani. Adesso, a serie (per ora) conclusa, medici e pazienti sono davvero “nelle nostre mani”. E basta poco per sostenerli.