Prosegue il progetto di musicoterapia, iniziativa che ogni quarto giovedì del mese porta la musica tra i pazienti e il personale medico del nostro Policlinico Universitario. A suonare sarà stavolta il quartetto di sassofoni Hall Saxophone Quartet.

Protagonista del terzo appuntamento del 2018 con la musica nel nostro Policlinico Universitario sarà il trio d’archi formato da Ruggiero Sfregola, Ilona Balint e Francesco Di Donna.

Con questo appuntamento prosegue il progetto di musicoterapia che ogni quarto giovedì del mese allieta i pazienti e il personale medico.

Prosegue il progetto di musicoterapia, iniziativa che ogni quarto giovedì del mese porta la musica tra i pazienti e il personale medico del Policlinico Universitario. Protagonista stavolta il violoncello di Giacomo Menna.

Rendere omaggio a una persona cara

Fare una donazione in memoria di una persona cara significa renderle omaggio con un gesto che si sostituisce o si aggiunge ai classici fiori. Permette di mantenerne vivo il ricordo, abbinando il suo nome al sostegno di un progetto di ricerca, formazione o assistenza sanitaria.

La donazione in memoria può essere una scelta personale oppure condivisa con tutti coloro che erano vicini alla persona scomparsa, magari attraverso una raccolta fondi tra amici e conoscenti. I familiari possono riportare nei necrologi la frase “Non fiori, ma donazioni a favore dell’Università Campus Bio-Medico di Roma” oppure “Non fiori, ma donazioni a favore della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico“.

È possibile fare una donazione in memoria in diverse occasioni: nel momento della scomparsa della persona cara, per celebrarne l’anniversario oppure per dedicarle un pensiero in una ricorrenza speciale o in una data particolarmente significativa per il defunto.

La donazione in memoria può avvenire tramite bonifico bancario, bonifico postale, carta di credito o PayPal, bollettino postale.

Da parte nostra, se disponibili i dati anagrafici, sarà inviata una lettera di ringraziamento o un’e-mail alla famiglia della persona scomparsa, per raccontare in quale concreto gesto d’amore si sono trasformate le donazioni.

 

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Migliora la comunità in cui vivi

100 guanti in lattice o 1000 puntali per micro pipette, 1000 provette, 100 camici monouso, 200 mascherine sterili, 1 micro pipetta a volume variabile e 1 bilancia tecnica. Sono alcuni esempi concreti di ciò che potremo acquistare grazie alla tua donazione di 20, 50, 75, 100, 150 o 250 euro.

La donazione non ha un valore esclusivamente filantropico: porta in sé i concetti di reciprocità, investimento e cambiamento. Effettuando una donazione all’Università Campus Bio-Medico di Roma o alla Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, contribuisci alla trasformazione positiva della comunità in cui vivi, attraverso il lavoro quotidiano di chi si impegna in prima linea nella ricerca scientifica, nell’assistenza sanitaria e nella formazione universitaria.

Una donazione è importante, il sostegno continuo è indispensabile

Se scegli di donare in modo continuativo, sarà come averti al nostro fianco giorno dopo giorno. Potremo contare su risorse preziose per pianificare al meglio le nostre attività, garantendo così ai progetti di formazione, ricerca e assistenza clinica la possibilità di un miglioramento costante e continuo nel tempo.

 

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Come donare

Scegli tra le diverse modalità di donazione nel box grigio più sotto e specifica nella causale la destinazione della tua donazione.

Se desideri ricevere una lettera di ringraziamento e/o materiale informativo, inserisci nella causale il tuo indirizzo postale completo.

Ricorda che le donazioni fruiscono dei benefici fiscali previsti dalla legge: conserva la ricevuta postale, bancaria o l’estratto conto.

 

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Curare con le note

La musica e, più in generale, l’espressione musicale su cui si fonda la musicoterapia rappresentano un linguaggio universale capace di andare oltre le parole, favorire il dialogo, veicolare e comunicare emozioni. La musicoterapia si pone come strumento di supporto particolarmente versatile e per questo adeguato a diverse situazioni e patologie. I suoi ambiti di intervento comprendono la prevenzione, la riabilitazione e il sostegno al contatto con le proprie risorse interne, specie se bloccate per particolari situazioni critiche.

All’interno della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, l’utilizzo della musicoterapia rientra nel più ampio progetto di cura del paziente nell’unità dei suoi bisogni materiali e spirituali e, al tempo stesso, è al servizio degli operatori che svolgono il delicato compito di prendersi cura dell’altro. Quando è attivata come facilitatore per la condivisione, il contenimento e l’espressione dei propri bisogni, la musicoterapia può aiutare infatti a prevenire il burnout, limitando le conseguenze che sul piano personale, lavorativo e sociale questa sindrome comporta.

Concerti nella hall e nei reparti

Promossi dalla Direzione Clinica e dalla Direzione della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico ogni quarto giovedì del mese, i concerti nella hall coinvolgono musicisti volontari e allietano pazienti e personale medico. I musicisti invitati eseguono brani di generi diversi prima nella hall e poi nei reparti, dove incontrano i pazienti e i loro familiari. Prevedono inoltre una replica per il personale che svolge la sua attività lontano dal contatto diretto con il pubblico.

Musica durante la chemioterapia

L’attesa che precede la somministrazione della chemioterapia è connotata da elevati livelli di ansia. La musica, usata secondo opportuni accorgimenti e nel rispetto delle procedure, permette di alleggerire lo stato di preoccupazione o di distrarre dalle terapie in corso. Poiché le terapie antitumorali – erogate all’interno del policlinico universitario in regime SSN – possono durare fino a otto ore, i pazienti hanno a disposizione una piccola biblioteca e un servizio di musicoterapia con nove cuffie collegate a dispositivi per la riproduzione di file musicali.

Incontri individuali di musicoterapia

Presso i reparti di Ematologia e di Oncologia, i musicoterapisti offrono incontri individuali settimanali, dopo aver ottenuto il consenso del paziente e con le dovute accortezze di profilassi igienica. La musicoterapia, in questi casi, è uno strumento importante per sostenere i pazienti nel loro percorso di malattia così altalenante e doloroso, favorendone la compliance al progetto di cura che li riguarda, in collaborazione con il personale.

Prevenire la demenza senile

La prevenzione della demenza senile nell’anziano fragile è uno degli obiettivi attualmente all’attenzione della sanità nazionale, anche per gli elevati costi sociali ed economici che questa sindrome comporta. L’attivazione di alcuni processi propri della musicoterapia può rallentare il processo di degenerazione neurologica e mettere in moto le risorse alternative. In questo caso, il progetto è realizzato in collaborazione con la Fondazione Alberto Sordi presso il Centro per la Salute dell’Anziano (CESA).

Prosegue il progetto di musicoterapia, iniziativa che ogni quarto giovedì del mese porta la musica tra i pazienti e il personale medico del Policlinico Universitario. A suonare sarà stavolta Laura Gratta, fisarmonicista.