Due chitarre, una bottiglia di vino, spartiti e appunti sparsi sul tavolo, tra chiacchiere e canzoni, come due buoni amici dopo cena. Questi gli ingredienti di Due amici dopo cena tra chiacchiere e canzoni, serata promossa da UCBM il 12 dicembre a sostegno delle borse di studio destinate ai suoi migliori studenti. Protagonisti, Edoardo De Angelis e Neri Marcorè, con un’intervista che è diventata via via incontro musicale.

Una serata a favore delle borse di studio universitarie

Chiacchiere sulla vita, la carriera, avventure e storie passate… E poi, tra un racconto e l’altro, le canzoni più conosciute di De Angelis, ma anche quelle dei cantautori più amati da entrambi: De Andrè, Tenco, Gaber, Endrigo, De Gregori, Dalla, Fossati.

La formula, inconsueta, è stata particolarmente gradita al pubblico. Durante la serata sono stati raccolti circa 15 mila euro in donazioni a favore dell’erogazione di borse di studio, per coltivare la competenza di studenti destinati a diventare e inventare il futuro della Medicina e dell’Ingegneria.

 

Marcoré e De Angelis
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Grazie a…

La serata è stata organizzata con il supporto di Gratta e vinciSiemens Healthineers. Si ringraziano inoltre Abbott, Alse Medica, Arthex, Ecoeridania, FBM, FP Network, IQ Medica, Johnson, Lima, Medica Vision, Medtronic, Pedevilla, Servizi Ospedalieri, SP Med, Tecnosan, Vincal.

 

Acquista il cd di De Angelis, sostieni il merito

È la prima Breast Unit in tutta la Palestina, e parla italiano. È stata presentata a Beit Jala (Betlemme) domenica 9 dicembre e potrà seguire almeno 150 pazienti l’anno, pari a circa il 40 per cento di tutti i casi di tumore al seno del Paese.

Il primo e unico centro senologico multidisciplinare palestinese è nato grazie alla collaborazione tra l’Ufficio di Gerusalemme dell’AICS – Agenzia Italiana della cooperazione allo sviluppo, Elis Ong – che ha elaborato il progetto – e l’Università Campus Bio-Medico di Roma, che ha fornito i suoi medici e l’esperienza della Breast Unit attiva presso il proprio Policlinico Universitario. Grazie a loro, la senologia palestinese è ora al livello delle Breast Unit europee, volute dall’UE sin dal 2003.

300 screening diagnostici in due mesi

Il progetto, pensato insieme al Ministero della Sanità del governo palestinese, ha previsto la formazione di professionisti locali attraverso training sia in loco che a Roma, presso il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico. “Abbiamo aderito molto volentieri a questo progetto – ha dichiarato Davide Lottieri, vicepresidente di UCBM. “Da tanti anni stiamo costruendo legami con altri Paesi e con strutture universitarie in tutto il mondo per arricchire i nostri studenti e cooperare insieme agli altri”.

Il reparto dell’ospedale di Beit Jala, recentemente ristrutturato e adattato, può contare oggi su un ecografo, un mammografo con tomosintesi e sistemi informatici. Grazie ad essi, l’equipe multidisciplinare formata da oncologi, senologi, chirurghi plastici e infermieri ha già effettuato 300 screening diagnostici nei primi due mesi di attività. 26 le donne che hanno scoperto di avere un cancro al seno in fase precoce: per loro la Breast Unit è intervenuta tempestivamente, facendo al tempo stesso risparmiare alla sanità palestinese l’equivalente di oltre 200 mila dollari per le sole indagini diagnostiche.

Solo un primo passo a favore delle donne palestinesi

Prima dell’apertura di questa Unità, le donne palestinesi che desideravano effettuare screening oncologici dovevano aspettare da 4 a 6 mesi, ovvero un lasso di tempo in cui le condizioni di salute possono aggravarsi seriamente. Erano costrette a recarsi in Giordania o in Israele, con trasferte che potevano durare anche mesi.

È stato un percorso scientifico e umano molto ricco, che ha permesso di colmare un vuoto molto importante nella sanità palestinese – spiega Vittorio Altomare, responsabile della Breast Unit romana e direttore scientifico del progetto. “I medici e gli infermieri palestinesi hanno accolto con entusiasmo l’impostazione multidisciplinare delle Breast Unit europee. Noi continueremo a esser loro vicini per accrescere questo patrimonio e portare il loro tasso di guarigione ai livelli delle donne europee. Nei prossimi mesi infatti apriremo un reparto di ricovero dedicato alle donne, daremo il via all’utilizzo della tecnica a ultrasuoni intraoperatoria per la chirurgia oncoplastica, acquisiremo una nuova tecnica per l’individuazione del linfonodo sentinella. Insieme daremo vita a uno studio scientifico e infine, nel marzo 2019, terremo il secondo convegno congiunto italo-palestinese presso la sede di UCBM”.

“La Breast Unit ha portato un grande cambiamento nel nostro Paese – ha spiegato Nida Khaliltecnica di radiologia e operatrice della Breast Unit di Beit Jala. “Appena una donna sospetta un problema al seno, noi oggi possiamo effettuare una biopsia, conoscere lo stadio della malattia e sapere come curarla. Sono andata personalmente nei mercati e per le strade e ho invitato le donne a utilizzare il nostro centro per fare prevenzione e curarsi”.

Edoardo De Angelis conduce con Neri Marcorè un’intervista che diventa via via un incontro musicale: due chitarre, una bottiglia di vino, spartiti e appunti sparsi sul tavolo, tra chiacchiere e canzoni, come due buoni amici dopo cena.

Neri ed Edoardo hanno cantato insieme ormai in mille occasioni e in tanti teatri, a partire dal palco gigantesco del “Concertone” del 1° maggio a Roma, davanti a 500mila persone, fino a quelli più raccolti e magici di piccoli teatri, passando infine per i molti concerti di Neri organizzati assieme, da Le mie canzoni altrui al recente FolkExpress.

In questi divertenti incontri, chiamati Due amici dopo cena (tra chiacchiere e canzoni), Edoardo induce l’amico Neri a parlare della sua vita, della carriera di attore (tra cinema, tv, radio, pubblicità e musica), a raccontare avventure e storie passate ed episodi curiosi. Tra un racconto e l’altro, i due ricordano con amore e molta benedetta improvvisazione una collana di canzoni, dalle più conosciute di Edoardo a quelle dei cantautori più amati da entrambi, tra i quali certamente De Andrè, Tenco, Gaber, Endrigo, De Gregori, Dalla, Fossati.

La formula è inconsueta e particolarmente gradita dal pubblico. Non si tratta di un vero e proprio concerto, ma piuttosto di una riunione tra amici, perfetta per creare un legame ideale tra gli artisti sul palco e le persone in sala, a fare da vibrante cornice.

“Due amici dopo cena” è una serata organizzata con il supporto di Gratta e vinci e Siemens Healthineers.

 

Banca Intesa Sanpaolo, Fondazione Cattolica Assicurazioni e Banca Popolare di Sondrio. Queste le banche e fondazioni che per l’Anno Accademico 2018-2019 hanno raccolto la sfida lanciata dall’Università Campus Bio-Medico di Roma attraverso l’iniziativa “Adotta uno studente”. Grazie al loro impegno, 7 studenti meritevoli dei Corsi di Laurea in Infermieristica e in Ingegneria industriale beneficeranno di borse di studio a copertura totale.

In particolare, Banca Intesa Sanpaolo garantisce borse di studio ad Angela Cappellani, Nicole Estefania Jachero AcurioCosimo Pontassuglia – tutti studenti di Infermieristica, così come a Martino Convertino, iscritto al Corso di Laurea in Ingegneria industriale. Studiano Infermieristica anche Federica Busti e Marco Tranchida, cui sono andate le borse di studio di Fondazione Cattolica Assicurazioni, così come Sara Fioravanti, selezionata per la borsa di studio garantita dalla Banca Popolare di Sondrio.

 

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Durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico, mercoledì 28 novembre, gli studenti sono stati premiati da Andrea Rossi, Direttore generale di UCBM, insieme a Maria Laura Santucci, Relazioni con l’Università e la Scuola di Banca Intesa Sanpaolo, Adriano Tomba, Segretario Generale di Fondazione Cattolica Assicurazioni, e Umberto Catellani, Coordinatore Filiali Area di Roma – Direttore Sede di Roma della Banca Popolare di Sondrio.

Attraverso l’erogazione delle borse di studio, l’impegno preso da Banca Intesa Sanpaolo, Fondazione Cattolica Assicurazioni e Banca Popolare di Sondrio contribuisce a coltivare la competenza dei giovani destinati a diventare e inventare il futuro dell’assistenza sanitaria e dell’ingegneria, per generare un impatto positivo sulla nostra società.

 

Accetta anche tu la sfida

Un corso di alta formazione rivolto agli estetisti per diventare beauty recovery specialist, ovvero professionisti che agiscono nella fase di recupero della morfologia estetica del paziente – dopo interventi chirurgici particolarmente traumatici – come supporto anche psicologico della persona con patologie debilitanti.

Il percorso formativo, promosso dall’Unità di Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica del nostro Policlinico Universitario, partirà il 14 dicembre e si inserisce in una serie di iniziative che valorizzano l’importanza della cura della bellezza come strumento terapeutico nelle pazienti. Perché non solo con i medicinali e gli interventi chirurgici, ma anche con il trucco è possibile “curare”.

Curare con la cosmesi, missione possibile

Accenni antropologici della cura estetica, cosmeceutica e cosmetologia, dermatologia e psicologia, ma anche dispositivi bio-medicali e dermopigmentazione, tricocosmeceutica e trucco camouflage. Di questo e non solo si parlerà durante il programma formativo, articolato in 10 diversi moduli tematici, con l’obiettivo di rendere gli estetisti capaci di individuare i trattamenti specifici funzionali alle esigenze di ogni singolo paziente.

Un percorso altamente professionalizzante garantito dalla competenza dei docenti, tutti medici del nostro Policlinico Universitario ed esperti del settore.

Una sfida accolta dalle aziende

Due le aziende che, ad oggi, hanno accettato la sfida lanciata da UCBM. Si tratta di Ripar Cosmetici, partner tecnico del corso, e di Tricostarc, studio tricologico che offre soluzioni innovative a chi soffre di calvizie dermatologica o oncologica. Ma tante altre aziende possono accogliere l’invito di UCBM e diventare partner di quest’iniziativa a favore delle donne e di un approccio terapeutico che metta al centro il loro benessere psicofisico.

Perché sempre più estetisti possano avere accesso al corso, è inoltre possibile garantire loro borse di studio a copertura totale o parziale.

 

Accetta la sfida

Innamorata di vita, questo il titolo del progetto pensato dai Rotary Club Roma Giulio Cesare, Roma Appia Antica e Roma Tevere per stare al fianco delle donne contro il tumore al seno.

Reso possibile dalla partnership nata con l’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus il 19 giugno 2019, in occasione dell’evento Non una di meno, il progetto è stato presentato ufficialmente nel mese di settembre e continuerà a dare frutti in occasione degli eventi Innamorata di vita e Bicinrosa.

Un aiuto concreto a favore delle donne

L’obiettivo dei Rotary Club è inoltre raccogliere parrucche e foulard da donare alla Banca della Parrucca e finanziare e promuovere screening gratuiti e test PAM50, un test all’avanguardia che indica i trattamenti più appropriati per ciascuna paziente oncologica.

Nei prossimi mesi saranno inoltre organizzati appuntamenti di informazione e formazione dei soci Rotary, in vista di giornate di volontariato da svolgere all’interno del Policlinico Universitario. Un progetto variegato insomma, che non smetterà di proporre occasioni di solidarietà e sensibilizzazione sempre in collaborazione con l’Università Campus Bio-Medico di Roma.

Una manifestazione calcistica promossa dall’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus a favore dell’attività di ricerca sul tumore al seno svolta dalla Breast Unit del nostro Policlinico Universitario.

Non una di meno è un evento a sostegno delle iniziative UCBM dedicate alla cura psico-fisica delle pazienti oncologiche:

  • un appuntamento incentrato sulla bellezza femminile, per ricordare che la bellezza non è solo estetica, ma uno stato d’animo che accompagna la donna in tutto il percorso della sua vita
  • una serata tra Amici per promuovere i progetti che aiutano le donne a sentirsi sempre belle, anche nei momenti più difficili
  • un evento in cui professionisti dell’informazione, della moda, dello sport e del benessere si incontrano per sostenere la bellezza femminile nelle sue diverse forme.

Postazione make-up Ripar Cosmetici con demo, sfilata di moda con Maison Luigi Borbone, light dinner a cura dello chef Fabio Campoli. Questi i principali ingredienti della serata, condotta dalla giornalista di Rai1 Carla Lombardi.

L’evento è patrocinato dalla Regione Lazio e da Europa Donna.

Non una di meno

Nell’anniversario della nascita del grande attore, alcuni rappresentanti del mondo dello spettacolo consegneranno il Premio Alberto Sordi alla solidarietà a una persona, una famiglia, una figura professionale, un gruppo di persone che si sono distinte per gesti di solidarietà in favore degli anziani.

L’evento è promosso dalla Fondazione Alberto Sordi, ente sostenitore dell’Università Campus Bio-Medico di Roma che si dedica alla cura e all’assistenza qualificata delle persone anziane, ma anche alla difesa della loro dignità e del loro diritto alla qualità della vita.

Il premio Alberto Sordi alla Solidarietà 2018 darà quindi visibilità e voce a storie sommerse di sostegno alla popolazione anziana, per alimentare un processo virtuoso di autentica umanità.

Prima del conferimento del premio, la Fondazione Alberto Sordi propone un convegno su I servizi territoriali per gli anziani: modelli organizzativi e nuove forme di finanziamento. Prenderanno parte al dibattito i principali attori coinvolti nel sostegno alla popolazione anziana.

Oltre 300 partecipanti guidati dal motto “Nessuno perde, tutti vincono”, 7 chilometri di percorso per le vie del centro di Roma e un obiettivo comune: sensibilizzare sull’importanza dell’attività fisica e di una corretta alimentazione per la prevenzione del tumore al seno. Nonostante fosse solo alla sua prima edizione, Bicinrosa, pedalata solidale promossa dall’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus, ha registrato un ampio successo di partecipazione.

Proposto domenica 22 ottobre, mese tradizionalmente dedicato alla lotta contro il tumore al seno, l’evento ha altresì contribuito alla ricerca contro questa patologia. I fondi raccolti tramite le singole sottoscrizioni partecipative sono stati devoluti infatti alla Breast Unit del nostro Policlinico Universitario, centro di senologia multidisciplinare che permette alla donna di affrontare l’intero percorso di malattia accompagnata da un team di specialisti dedicati e secondo i più alti standard europei.

Arricchito dalla presenza di due testimonial d’eccezione – la regista Cinzia TH Torrini e il presentatore televisivo Fabrizio Frizzi – il successo di Bicinrosa è stato reso possibile dal supporto di partner istituzionali, organizzativi e tecnici quali la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, lo Europe Direct Rome e l’ASD Ciclismo Lazio.