Una serata tra passato, presente e futuro
Una charity dinner in ricordo del prof. Sergio Morini, “maestro” che ha lasciato traccia dentro e fuori dal Campus Bio-Medico per l’attenzione alla centralità della persona. Venerdì 1° dicembre, l’Università Campus Bio-Medico di Roma e l’associazione Amici del Campus Bio-Medico hanno invitato gli alumni UCBM a questa serata all’insegna della solidarietà e del ricordo, tra passato, presente e futuro.
è stato il nuovissimo auditorium del CuBo ad accogliere i partecipanti, persone che – come ha ricordato Raffaella Aliprandi, Direttore Cultura e Comunicazione Interna del Campus Bio-Medico – hanno accompagnato in questi 30 anni la vita e la crescita di “un’istituzione nata da un grande sogno”.
Insieme a lei, Carlo Tosti, Presidente dell’Ateneo e della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, Eugenio Guglielmelli, Rettore, Andrea Rossi, Amministratore Delegato e Direttore Generale dell’Ateneo, Manuele Casale, Delegato del Rettore Alumni, e Rossella Perricone, Presidente dell’associazione Amici del Campus Bio-Medico.
45.000 euro per il Simulation Center
Grazie alla serata, che ha previsto anche la visita guidata al Cu.Bo e la partecipazione del gruppo musicale Ladies & Gentlemen, sono stati raccolti circa 45.000 euro. I fondi saranno tutti destinati a sostenere il progetto del Simulation Center, spazio formativo in medicina dove tecnologia e innovazione si mettono al servizio dell’integrazione dei saperi, per continuare a promuovere la Scienza per l’Uomo.
Anche il mondo della ristorazione può fare molto per promuovere il merito, garantendo il diritto allo studio alle giovani generazioni. È il caso del ristorante Allegrío, che ha scelto di destinare il 3% di ogni transazione effettuata nel proprio locale a un Fondo Borse di Studio per gli studenti dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.
Con la scelta di Allegrío, potremo continuare a valorizzare nuovi talenti meritevoli garantendo così diritto allo studio, inclusione e sviluppo.
La lettera di Nathan
“Mi chiamo Nathan (…), sono nato nel New Jersey ma ora vivo con la mia famiglia in Israele. Sono uno studente del primo anno di Medicina e Chirurgia qui in UCBM. Scrivo perché molto probabilmente non potrò continuare i miei studi in questa università. Durante la mia permanenza qui ho imparato che a causa della mentalità umanistica e olistica unica di quest’università, nonché delle opportunità che offre, è fondamentale per me trovare un modo per continuare a studiare qui.
UCBM è unica in quanto concentra i suoi sforzi non solo sulle scienze, ma anche su come i suoi studenti interagiscono con i pazienti. Ho avuto familiari e amici che hanno condiviso con me episodi in cui medici professionisti sono stati completamente mancanti di capacità comunicative e cure. Niente ascolto del paziente né empatia. (…) Qui in UCBM, invece, durante tutto il nostro percorso di studi abbiamo corsi per perfezionare queste abilità e sperimentare l’etica sul campo. (…)
Ho scelto questa università anche e soprattutto dopo aver letto l’articolo scritto dai professori Rosario Aronica, Michele Ribolsi e Massimo Ciccozzi sul trauma psicologico nei richiedenti asilo in arrivo in Italia. Il team è stato il primo in Italia a lavorare su questo. In futuro mi vedo specializzato in psichiatria, ed essere seguito da docenti come loro, che lavorano in un ospedale privato ma dedicano il loro tempo alle popolazioni colpite da crisi umanitarie, è esattamente ciò che desidero per la mia formazione.
In tutto ciò che faccio, dedico il massimo sforzo possibile. Ho terminato lo scorso semestre con una media di 27/30 e il mio punteggio in questo semestre è stato principalmente di 30. (…)
Vorrei chiedere se ci sono borse di studio disponibili. La mia famiglia si sta ancora riprendendo dai debiti e dalla perdita del lavoro. Entrambi i miei genitori lavorano, ma supportano economicamente altri membri della famiglia e quindi vorrebbero che mi trasferissi in un’altra università. Ho un membro della famiglia che soffre di una malattia psichiatrica e ho sperimentato intimamente l’importanza di un’istruzione di qualità incentrata sulla cura del paziente e sulla comunicazione. Vorrei continuare i miei studi in questa università e continuare a dare tutto ciò che posso”.
Una serata di musica e solidarietà
Per garantire una borsa di studio a Nathan, così come a Dima Sour di Nazareth e a tanti altri studenti meritevoli, l’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus ha promosso una bellissima serata di solidarietà all’interno di una delle più suggestive dimore storiche della campagna romana.
Lo scorso 25 ottobre, presso il Castello di Decima, il consueto appuntamento autunnale ha visto la presenza straordinaria del maestro Mogol che, accompagnato al pianoforte dal maestro Giuseppe Barbera e introdotto dalla regista e attrice Giulietta Revel, ha offerto un concerto dal repertorio Battisti-Mogol, commentandone alcuni brani e raccontando interessanti aneddoti relativi alla loro nascita.
La tradizionale cena di gala ha permesso così quest’anno di destinare fondi alle borse di studio a favore di studenti meritevoli del nostro Ateneo, ma anche di ringraziare e salutare Raffaele Calabrò, rettore uscente, e dare il benvenuto a Eugenio Guglielmelli, rettore entrante.
Sono intervenuti nel corso della serata anche Carlo Tosti, presidente dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, Andrea Rossi, amministratore delegato e direttore generale dell’Ateneo, Marcella Trombetta, preside della Facoltà Dipartimentale di Scienze e Tecnologie per l’Uomo e l’Ambiente, e Rossella Ferreri, responsabile UCBM Academy.
La fotogallery della serata
L’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus ripropone il consueto appuntamento autunnale all’insegna della solidarietà presso una delle più suggestive dimore storiche della campagna romana.
Il programma prevede la presenza del maestro Mogol, che offrirà un concerto dal repertorio Battisti-Mogol commentandone i migliori brani e affidandone al maestro Giuseppe Barbera l’esecuzione al pianoforte. A seguire, la cena di gala.
I fondi raccolti durante la serata saranno destinati alle borse di studio a favore di studenti meritevoli che non dispongono di risorse economiche adeguate per sostenere i costi dei corsi di laurea offerti dal nostro Ateneo.
La serata sarà anche l’occasione per ringraziare e salutare il prof. Raffaele Calabrò, il cui mandato di Rettore scade il 31 ottobre 2022, così come per dare il benvenuto al prof. Eugenio Guglielmelli, già Pro Rettore alla Ricerca Scientifica e Ordinario di Ingegneria Robotica, che si insedierà come Rettore a partire dal 1°novembre 2022.
Una staffetta di solidarietà per l’area di Mvimwa
Il pianto di un neonato squarcia il buio della notte africana. A portarlo alla luce a Mvimwa, in Tanzania, è il nostro team di Ginecologia. È il giorno del compleanno di Enrico Davoli, chirurgo del nostro policlinico pniversitario: il nome dato al bimbo, Henry, è il suo regalo più bello.
Dal 2017, anno in cui è stato promosso il primo workcamp in Tanzania, attorno al monastero benedettino di Mvimwa è partita una staffetta di solidarietà che finora ha coinvolto decine di studenti, specializzandi, medici e docenti UCBM. Un progetto pluriennale di cooperazione internazionale che coinvolge, oltre al nostro ateneo, anche l’associazione Golfini Rossi Onlus, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA), l’Università di Parma e i due atenei africani Strathmore (Kenya) e St. Joseph (Tanzania). Un piano di sviluppo sanitario, alimentare, economico e ambientale per un’area che comprende 10 villaggi e accoglie 20 mila abitanti in un quadrante particolarmente povero e arretrato del Paese africano, a 100 km dal lago Tanganica.
Un’area fragile senza elettricità
Lì, la popolazione vive per il 60% con meno di 2 dollari al giorno e prepara il cibo tra fango e polvere. L’apporto calorico giornaliero arriva a stento a mille calorie per i lavoratori dei villaggi. Solo il 29% dei contadini ha accesso a più di 2 litri di acqua al giorno, mentre l’80% degli studenti ne consuma al massimo mezzo litro. Una difficoltà imposta dalla presenza di due soli pozzi per villaggio, senza pompe di pescaggio, e dall’assenza generalizzata di elettricità.
Formazione per trasformare il futuro della regione
Per questo i nostri volontari sono impegnati in azioni di educazione nutrizionale, screening medici e formazione sanitaria, per combattere la malnutrizione infantile e migliorare le condizioni di igiene e salute e la qualità della vita della popolazione. Finora sono 250 i pazienti di Cardiologia e 300 quelli di Neurologia cui abbiamo garantito assistenza sanitaria di base anche nei villaggi rurali più isolati, 371 invece i bambini e i ragazzi sotto i 18 anni. Ma per sostenere il monastero di Mvimwa nella sua opera di trasformazione socio-culturale del territorio, il focus della missione UCBM è e sarà sempre più sulla formazione del personale sanitario locale, per contribuire alla nascita di una scuola per infermieri e incidere così in modo significativo sul futuro dell’area.
“L’entusiasmo è più contagioso di qualsiasi patologia infettiva”
Un’esperienza travolgente perché, come spiega Benedetta, nostra studentessa di Medicina, “a primo impatto può sembrare inutile la gocciolina da te posta in mezzo al mare, ma in realtà l’entusiasmo è più contagioso di qualsiasi patologia infettiva: chissà che insieme, come tante goccioline, non riusciamo a creare uno tsunami di vita!”.
Aiutaci ad allestire un centro sanitario
Per creare questo tsunami di vita, il nostro obiettivo attuale è attrezzare un centro sanitario a favore soprattutto di donne e bambini. Per questo occorre acquistare la strumentazione necessaria ad allestire una sala parto e una sala operatoria per chirurgia minore, così come l’attrezzatura per un laboratorio di analisi e l’installazione di un servizio di telemedicina in due ospedali. Per concretizzare questo progetto abbiamo bisogno anche del vostro prezioso contributo. Vi ringraziamo fin d’ora per quanto potrete fare!
Dona ora
A fianco della popolazione rurale del Cañete
La maggior parte degli abitanti della Valle del Cañete, in Perù, vive all’interno di agglomerati di case non finite e baracche fatte di legno, lamiera e teli di plastica, con rete idrica precaria o assente e rete fognaria altrettanto fatiscente. La vita è molto dura soprattutto per le donne. Poiché i mariti sono di solito lontani, per lavorare nelle miniere dalle quali spesso non fanno ritorno, sono loro a dover pensare a tutto: crescono i figli e intanto lavorano, spesso in modo pesante e precario nel settore agricolo.
L’impegno di UCBM nella Valle del Cañete
Nato nel 2012 dalla collaborazione con Condoray e la Caritas locale, i workcamp in Perù sono progetti di supporto alla popolazione rurale che abita nel distretto della Valle del Cañete, nella provincia di Lima. Proposti ogni anno alle nostre studentesse, finora ne hanno coinvolte 275 in azioni di prevenzione, screening e sostegno allo sviluppo, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita della popolazione locale. A guidarli, fino ad oggi, una cinquantina tra docenti, medici, specializzande e dottorande.
Attività sociosanitarie e formative, per diffondere informazioni corrette su alimentazione, nutrizione dei bambini, educazione sessuale, igiene della casa e della persona. Questo nello specifico il cuore del nostro impegno. Con particolare attenzione alla formazione delle promotoras, donne dei villaggi che innescano poi una catena virtuosa nel territorio cui appartengono, mappando e sostenendo le persone più fragili che lo abitano. Centinaia, inoltre, le visite mediche e le consulenze nutrizionali nelle baraccopoli rurali e nelle scuole. Nel 2018, ad esempio, in una sola giornata abbiamo visitato circa 80 persone, dai 6 agli 80 anni, in un piccolo paese sulle Ande. Nel 2019, sono state invece visitate in tutto 800 persone, da 6 mesi a 88 anni.
Dalla ribellione di fronte all’ingiustizia all’impegno
Ma l’impegno delle volontarie non si ferma. Tra le nuove idee, la produzione di sapone allo zolfo e la realizzazione di piccoli orti domestici. Ma anche lezioni interattive per educare ragazzi e ragazze alla dimensione affettiva e sessuale.
“Da parte delle studentesse c’è sempre il momento della ribellione davanti all’ingiustizia sociale”, racconta la prof.ssa Rossana Alloni, da anni alla guida dei workcamp. “Si chiedono perché quelle ragazze della loro stessa età abbiano come unica prospettiva il raccogliere patate o mandarini, mentre loro sono di fronte alla scelta della specializzazione negli studi: Cardiologia o Ingegneria biomedica? Ma c’è sempre la possibilità che la persona emerga in tutto il suo splendore, anche in questi contesti. È già accaduto a molte donne, e ad altre vogliamo che accada ancora”.
La pandemia ha peggiorato le condizioni di vita
Poiché la pandemia ha bloccato i viaggi, dal 2020 UCBM sta seguendo la situazione a distanza. Abbiamo uno scambio continuo con Caritas, che ha bisogno di supporto perché i suoi assistiti si sono moltiplicati proprio a causa dell’emergenza sanitaria e del conseguente aumento della povertà. Grazie a Caritas, le fasce più deboli della popolazione peruviana possono trovare buone cure e farmaci sicuri, non contraffatti, ma soprattutto accoglienza e sostegno alimentare ed educativo.
Aiutaci ad acquistare la strumentazione medica
Per questo è ancora più importante sostenere l’acquisto di strumenti medicali per gli ambulatori: glucometri, otoscopi, mascherine chirurgiche, misuratori di emoglobina, pulsossimetri, radiografie dentali per bambini. Data la situazione di emergenza attuale, il materiale verrà acquistato direttamente dai responsabili di Caritas e Condoray in Perù, presso rivenditori di fiducia. Vi ringraziamo fin d’ora per il vostro prezioso aiuto!
Dona ora
Reshaping skills and knowledge through lifelong learning. Questo il sottotitolo dell’evento pensato dal nostro Ateneo per tutte le aziende interessate al tema della Tech Revolution.
Il meeting si aprirà con un aperitivo, subito dopo la registrazione degli ospiti. Al centro dell’evento sarà tuttavia un tavolo di discussione con referenti aziendali di diversa provenienza. Al termine dell’impact speech, infine, la presentazione del piano di sviluppo triennale del nostro Ateneo e del catalogo formativo della Facoltà dipartimentale di Ingegneria.
Per info: postlauream@unicampus.it
Sono 14 le borse di studio a copertura totale delle tasse universitarie che saranno erogate a studenti meritevoli iscritti al primo anno dei CdL in Infermieristica e Ingegneria Chimica per lo Sviluppo Sostenibile e dei CdL e CdLM in Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana.
Per ciascuno dei nostri 11 Corsi di Laurea e Corsi di Laurea Magistrale sarà inoltre disponibile una borsa di studio a copertura del 50% delle tasse universitarie. Queste borse di studio, finanziate interamente da UCBM, saranno erogate invece sulla base del merito e del reddito.
Una scelta di impegno e responsabilità
Ma il nostro Ateneo non è solo in questo progetto. Fondazione Cattolica Assicurazioni, Banco BPM, Società LIUNI, UBI Banca e Lottomatica hanno infatti deciso di sostenerci “adottando” i nostri studenti più meritevoli. Grazie alla loro scelta, sarà possibile garantire una formazione di qualità ad alcuni dei nostri giovani più brillanti.
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Progetti di educazione alimentare in Tanzania
Sono 7 le studentesse del Corso di Laurea magistrale in Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione umana partite il 13 agosto per il monastero di Mvimwala, in Tanzania. In collaborazione con Golfini Rossi Onlus, stanno monitorando lo stato nutrizionale degli alunni della scuola primaria St. Placidus tramite la raccolta di misurazioni antropometriche, per poi intervenire con progetti di educazione alimentare e sulle norme igieniche e sanitarie di base.
In Perù salute e formazione per le donne dei villaggi
Sarà un progetto di cooperazione tutto al femminile quello che vedrà coinvolte quaranta donne in Perù. A partire dal 21 agosto, nella Valle del Cañete, spazio ad attività sociosanitarie e formative a favore della popolazione locale, in collaborazione con Caritas e Condoray.
Il programma dedicherà particolare attenzione alle donne dei villaggi che, come promotoras, saranno in grado di innescare una catena virtuosa di formazione nel territorio. Gli abitanti impareranno inoltre a produrre sapone allo zolfo, efficace per tenere lontani gli acari, particolarmente aggressivi verso i più piccoli. Il lavoro medico-infermieristico sarà infine rivolto a tutta la popolazione locale, sia negli ambulatori della Caritas sia nelle baraccopoli rurali.
Una mobile clinic in Tanzania
Il 28 settembre, a partire per la Tanzania saranno infine cardiologi, neurologi, ginecologi, chirurghi e personale specialistico del nostro Policlinico Universitario, insieme a 20 studenti di Medicina e Chirurgia del nostro Ateneo. Un totale di 35 persone che assicureranno un’assistenza sanitaria minima di base nei villaggi rurali particolarmente isolati intorno al Monastero di Mvimwa.
Affiancheranno i medici locali in un dispensario, attraverso workcamp sanitari e una mobile clinic, vero e proprio ospedale mobile che porterà salute fin nelle aree più sperdute del Paese. Grazie ad accordi sottoscritti da UCBM con il Governatore del Distretto di NkasiCollaboreranno, per gli interventi chirurgici potranno avvalersi della collaborazione del Regional Hospital di Sumbawanga.
Il progetto non terminerà col ritorno in Italia dei professionisti e degli studenti UCBM. Al contrario, sarà preparatorio per successive missioni in cui, collaborando con i medici locali, si riuscirà a garantire continuità nell’attività clinica e chirurgica.
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Si è conclusa con una cena sui tetti di Roma la prima edizione del Corso internazionale sulla Chirurgia faringea delle apnee notturne, proposto dal nostro Policlinico Universitario giovedì 20 e venerdì 21 giugno. Alla serata, organizzata sul roof garden del Grand Hotel De La Minerve, hanno partecipato un centinaio tra imprenditori, addetti ai lavori e sponsor: Firminio ha omaggiato gli honoured guests di una felpa con marchio UCBM Integrated Sleep Surgery Team, Green Park Costruzioni ha sostenuto il costo della cena e Medtronic ha permesso lo svolgimento del corso.
Tra i partecipanti alla serata, anche il dott. Vittorio Rinaldi, co-direttore scientifico del corso insieme al prof. Manuele Casale e sviluppatore della nuova tecnica chirurgica di faringoplastica, così come imprenditori, specialisti e medici di caratura mondiale, come il prof. Campisi del Sick Children Hospital di Toronto. L’ing. Paolo Sormani, Direttore Generale del Policlinico Universitario, ha invece rilanciato la sfida della realizzazione del nuovo Pronto Soccorso.
È il prof. Manuele Casale, Responsabile dell’Unità operativa di Terapie integrate in Otorinolaringoiatria, a coordinare da anni l’UCBM Integrated Sleep Surgery Team, gruppo di lavoro dedicato ai pazienti OSAS (Obstructive Sleep Apnoea Syndrome) che ha l’obiettivo di migliorare le terapie e la qualità di vita di chi soffre di disturbi del sonno.