La Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico organizza una nuova edizione del Corso di formazione per i futuri volontari del Policlinico.

Gli incontri si terranno ogni lunedì, dalle 15.30 alle 18.00, dal 15 gennaio fino al 25 marzo 2024, e forniscono competenze di base a chiunque desideri diventare un volontario del policlinico universitario.

I temi trattati vanno dall’impatto psicologico della malattia alla rianimazione cardio-polmonare, dalla dimensione emotiva dell’esperienza di volontariato alla cura del malato.

L’iscrizione al corso può essere effettuata al termine del primo incontro, il 15 gennaio 2024. La segreteria comunicherà agli interessati l’avvenuta iscrizione. La quota di iscrizione è di 50 euro.

Per informazioni: volontari@policlinicocampus.it

L’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus organizza la sesta edizione del Corso di formazione per volontari del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.

Gli incontri si terranno ogni mercoledì, dalle 15.30 alle 18.00, dal 2 febbraio fino al 20 aprile 2022, e forniscono competenze di base a chiunque desideri diventare un volontario del nostro Policlinico Universitario.

I temi trattati vanno dall’impatto psicologico della malattia all’empatia, dagli stati emotivi del volontario alla cura del malato nelle ultime fasi della vita.

L’iscrizione al corso può essere effettuata al termine del primo incontro. La quota di iscrizione è di 50 euro.

Per informazioni: volontari@unicampus.it

Una staffetta di solidarietà per l’area di Mvimwa

Il pianto di un neonato squarcia il buio della notte africana. A portarlo alla luce a Mvimwa, in Tanzania, è il nostro team di Ginecologia. È il giorno del compleanno di Enrico Davoli, chirurgo del nostro policlinico pniversitario: il nome dato al bimbo, Henry, è il suo regalo più bello.

Dal 2017, anno in cui è stato promosso il primo workcamp in Tanzania, attorno al monastero benedettino di Mvimwa è partita una staffetta di solidarietà che finora ha coinvolto decine di studenti, specializzandi, medici e docenti UCBM. Un progetto pluriennale di cooperazione internazionale che coinvolge, oltre al nostro ateneo, anche l’associazione Golfini Rossi Onlus, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA), l’Università di Parma e i due atenei africani Strathmore (Kenya) e St. Joseph (Tanzania). Un piano di sviluppo sanitario, alimentare, economico e ambientale per un’area che comprende 10 villaggi e accoglie 20 mila abitanti in un quadrante particolarmente povero e arretrato del Paese africano, a 100 km dal lago Tanganica.

Un’area fragile senza elettricità

Lì, la popolazione vive per il 60% con meno di 2 dollari al giorno e prepara il cibo tra fango e polvere. L’apporto calorico giornaliero arriva a stento a mille calorie per i lavoratori dei villaggi. Solo il 29% dei contadini ha accesso a più di 2 litri di acqua al giorno, mentre l’80% degli studenti ne consuma al massimo mezzo litro. Una difficoltà imposta dalla presenza di due soli pozzi per villaggio, senza pompe di pescaggio, e dall’assenza generalizzata di elettricità.

Formazione per trasformare il futuro della regione

Per questo i nostri volontari sono impegnati in azioni di educazione nutrizionale, screening medici e formazione sanitaria, per combattere la malnutrizione infantile e migliorare le condizioni di igiene e salute e la qualità della vita della popolazione. Finora sono 250 i pazienti di Cardiologia e 300 quelli di Neurologia cui abbiamo garantito assistenza sanitaria di base anche nei villaggi rurali più isolati, 371 invece i bambini e i ragazzi sotto i 18 anni. Ma per sostenere il monastero di Mvimwa nella sua opera di trasformazione socio-culturale del territorio, il focus della missione UCBM è e sarà sempre più sulla formazione del personale sanitario locale, per contribuire alla nascita di una scuola per infermieri e incidere così in modo significativo sul futuro dell’area.

“L’entusiasmo è più contagioso di qualsiasi patologia infettiva”

Un’esperienza travolgente perché, come spiega Benedetta, nostra studentessa di Medicina, “a primo impatto può sembrare inutile la gocciolina da te posta in mezzo al mare, ma in realtà l’entusiasmo è più contagioso di qualsiasi patologia infettiva: chissà che insieme, come tante goccioline, non riusciamo a creare uno tsunami di vita!”.

Aiutaci ad allestire un centro sanitario

Per creare questo tsunami di vita, il nostro obiettivo attuale è attrezzare un centro sanitario a favore soprattutto di donne e bambini. Per questo occorre acquistare la strumentazione necessaria ad allestire una sala parto e una sala operatoria per chirurgia minore, così come l’attrezzatura per un laboratorio di analisi e l’installazione di un servizio di telemedicina in due ospedali. Per concretizzare questo progetto abbiamo bisogno anche del vostro prezioso contributo. Vi ringraziamo fin d’ora per quanto potrete fare!

 

Dona ora

Una buona salute aggiunge vita agli anni. Così, l’allungamento della vita è diventato una delle nostre conquiste più significative. Tuttavia, a livello globale, ci sono poche prove che gli anziani di oggi godano di una salute migliore rispetto alle generazioni precedenti. Molte persone raggiungono un punto della loro vita in cui non possono più prendersi cura di se stesse senza sostegno e assistenza. Molto spesso, a prendersi cura di loro è direttamente il nucleo familiare. Ma a chi si può affidare il nucleo familiare?

Il nostro Ateneo è da sempre attento a sostenere la popolazione più anziana. I nostri ricercatori sono impegnati quotidianamente a migliorarne la qualità della vita attraverso progetti di ricerca contro le patologie correlate all’età e il sostegno di quanti scelgono di destinare il proprio 5×1000 alla Ricerca sulle patologie della terza età. Ma gli sforzi non finiscono qui.

Ankises, uno sportello di ascolto e orientamento

La Fondazione Alberto Sordi ha aperto “Ankises”, uno sportello di ascolto e orientamento affinché le famiglie che hanno nel proprio nucleo anziani fragili o malati cronici possano avere un punto di riferimento per affrontare situazioni critiche o complesse. Sempre più spesso, infatti, accade che gli anziani o le loro famiglie si trovino ad affrontare situazioni emergenziali o percorsi amministrativi senza sapere a quale struttura rivolgersi, né quali possibili modalità risolutive possa offrire una società in continuo mutamento.

Perché “Ankises”? Il nome del progetto rimanda alla figura di Anchise, scappato dalla città di Troia in fiamme sulle spalle del figlio Enea, eroe troiano. Anchise è rappresentato nell’epica classica come genitore amato e rispettato, portatore dei valori della tradizione. Un gesto, quello di Enea, che è quello che compiono quotidianamente tantissime persone, e che il nostro Ateneo e la Fondazione Alberto Sordi vogliono sostenere.

Quando e dove accedere ad Ankises

Lo sportello sarà attivo presso gli uffici della Fondazione Alberto Sordi (via Alvaro del Portillo 5 a Roma) ogni lunedì dalle ore 10 alle 14 e ogni mercoledì dalle 13 alle 17. Attraverso un lavoro di confronto e condivisione, un coordinatore e un gruppo di volontari saranno disponibili gratuitamente per fornire informazioni su servizi e prestazioni, normative e percorsi assistenziali.

È possibile prenotare un appuntamento scrivendo all’indirizzo e-mail ankises@fondazionealbertosordi.it.

In occasione della Giornata internazionale del volontariato e in collaborazione con UCBM, la Fondazione Alberto Sordi propone una serata in cui la figura e il ruolo del volontario possano essere valorizzati e gratificati.

Negli ultimi anni è cresciuta l’esigenza di far interagire sempre di più in reti consolidate di supporto i vari professionisti del sociale, per costruire percorsi e strategie utili a rispondere al meglio ai nuovi bisogni emergenti.

La Fondazione Alberto Sordi è convinta che la modalità più efficace e più concreta per incidere sulla qualità dei servizi può essere esercitata anche attraverso interventi di cooperazione fra le organizzazioni di volontariato e gli altri servizi del territorio, in una dinamica di integrazione.

È in questa direzione che, in occasione della ricorrenza della Giornata internazionale del volontariato, riunisce organismi di volontariato e associazioni per offrire loro l’opportunità di raccontarsi e di aprirsi alla popolazione, per entrare in contatto con il territorio ed essere più presenti e visibili in questo contesto.

Per info e prenotazioni: info@fondazionealbertosordi.it.

Sono più di 30 e provengono soprattutto dalla zona sud di Roma. La maggior parte di loro ha un’età compresa tra i 45 e i 60 anni, altri sono da poco pensionati. Molti, come Antonella, hanno “conosciuto il Policlinico Universitario da paziente”. Tutti, come Paola, desiderano “mettere a disposizione degli altri il proprio tempo libero, perché non si può essere felici da soli”. Per questo hanno atteso anche due anni per poter partecipare alla nuova edizione del corso biennale per gli aspiranti volontari del nostro Policlinico Universitario.

Un percorso organizzato dall’Associazione Amici dell’Università per formare chi potrà poi accogliere i pazienti che si recano nella struttura. I volontari sono a disposizione dei visitatori prima di tutto presso i luoghi di maggiore affluenza per fornire informazioni, ma si occupano anche di sensibilizzare sul tema della donazione del sangue e di sostenere i pazienti supportando i cappellani o gestendo la “biblioteca itinerante”.

Il corso, coordinato da Gemma Napoli, si è tenuto in questa nuova edizione in nove giornate, tra aprile e giugno. Annamaria non se n’è lasciata sfuggire nemmeno una: “Mio marito ha trascorso i suoi ultimi giorni di malattia in questo Policlinico. Per questo sono qui: per omaggiare la sua memoria”.

Una manifestazione calcistica promossa dall’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus a favore dell’attività di ricerca sul tumore al seno svolta dalla Breast Unit del nostro Policlinico Universitario.

Non una di meno è un evento a sostegno delle iniziative UCBM dedicate alla cura psico-fisica delle pazienti oncologiche:

  • un appuntamento incentrato sulla bellezza femminile, per ricordare che la bellezza non è solo estetica, ma uno stato d’animo che accompagna la donna in tutto il percorso della sua vita
  • una serata tra Amici per promuovere i progetti che aiutano le donne a sentirsi sempre belle, anche nei momenti più difficili
  • un evento in cui professionisti dell’informazione, della moda, dello sport e del benessere si incontrano per sostenere la bellezza femminile nelle sue diverse forme.

Postazione make-up Ripar Cosmetici con demo, sfilata di moda con Maison Luigi Borbone, light dinner a cura dello chef Fabio Campoli. Questi i principali ingredienti della serata, condotta dalla giornalista di Rai1 Carla Lombardi.

L’evento è patrocinato dalla Regione Lazio e da Europa Donna.

Non una di meno

Come ogni mese, ritorna la possibilità di donare il sangue presso l’autoemoteca posizionata nel piazzale interno dell’Ateneo, tra gli edifici PRABB e Trapezio.

L’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus organizza la quarta edizione del Corso di formazione per volontari del Policlinico Universitario. Gli incontri, a cadenza settimanale, forniscono competenze di base a chiunque desideri diventare un volontario del  nostro Policlinico Universitario.

I temi trattati vanno dall’impatto psicologico della malattia a nozioni di primo soccorso, dagli stati emotivi del volontario alla cura del malato nelle ultime fasi della vita, dall’empatia alla comunicazione efficace.

L’iscrizione al corso può essere effettuata al termine del primo incontro, il 4 aprile 2018. La segreteria comunicherà quindi agli interessati l’avvenuta iscrizione. La quota di iscrizione è di 50 euro.

Per informazioni: volontari@unicampus.it.