Antonio Danile era un brillante avvocato di Mariano Comense che, dopo aver combattuto contro la depressione per 25 anni, ha perso la vita a causa di questo male un venerdì dello scorso anno. Un’esistenza la sua che non si è conclusa, ma trasformata in un nuovo inizio per 2,8 milioni di malati in Italia.

L’Associazione Antonio Danile è nata lo scorso mese di maggio in Brianza, “non per solidarietà, ma per egoismo”. A volerla, la madre di Antonio, Carolina Manzella, e il fratello Francesco: “Volevamo riprenderci una rivincita nei confronti della malattia”, spiega quest’ultimo. Due gli scopi dell’associazione: rompere il silenzio sulla depressione, informando la popolazione, e raccogliere fondi per la ricerca scientifica.

Due obiettivi già centrati grazie a numerose iniziative. L’ultima, lo scorso venerdì 11 ottobre allo Sporting Club di Monza, ha sensibilizzato i tanti partecipanti a una serata che ha permesso di donare 13 mila euro alla ricerca contro la depressione.

Una nuova cura per i malati di depressione

I fondi raccolti nel corso della cena solidale – introdotta dal Direttore Clinico del nostro Policlinico Universitario, Rossana Alloni – sosterranno in particolare la sperimentazione dell’elettrostimolazione per modulare la funzione celebrale, inizialmente a favore delle donne con depressione post parto. Come ha spiegato infatti il prof. Vincenzo Di Lazzaro, direttore dell’UOC di Neurologia, La stimolazione transcranica magnetica ripetitiva non è una tecnica nuova, essendo stata introdotta negli anni ’90 nello studio di malattie come il Parkinson. Tuttavia, nonostante l’appello dei neurologi, non è ancora accessibile ai malati di depressione: i costi per i pazienti sono proibitivi e non esiste un protocollo definito.

Un progetto presentato alla Camera dei Deputati

Un progetto, quello della nostra UOC di Neurologia, la cui prima parte era già stata finanziata proprio dalla famiglia Danile. Ed erano stati sempre i familiari di Antonio a presentarlo alla Camera dei Deputati, insieme ai nostri neurologi. Ora, a distanza di alcuni mesi, questo nuovo evento segna un ulteriore, importante tassello nella battaglia contro la depressione. Una lotta che l’Associazione Antonio Danile sogna di vincere anche attraverso “campagne di sensibilizzazione e un numero verde dedicato ai familiari dei pazienti depressi”.

Intanto, lo sketch di Germano Lanzoni, in arte “il signor Imbruttito”, ha saputo far sorridere i tanti generosi ospiti della serata: “La comicità è un antidepressivo naturale. Ce l’abbiamo tutti inside”. E chissà che il prossimo anno, durante lo stesso evento, non sia invece il prof. Di Lazzaro a portare belle notizie, magari annunciando finalmente l’accessibilità della nuova cura.

 

Sostieni la Ricerca contro la depressione

L’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma Onlus organizza la consueta cena istituzionale a sostegno della realizzazione del nuovo Pronto Soccorso del nostro Policlinico Universitario.

La cena di gala sarà preceduta da un momento di intrattenimento musicale. A seguire, interverranno le figure istituzionali dell’associazione e dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.

Una scoperta storica sull’origine del morbo d’Alzheimer

Una scoperta che ha fatto subito il giro del mondo, aprendo nuove frontiere per la cura del morbo d’Alzheimer. Secondo lo studio coordinato dal prof. Marcello D’Amelio e dalla sua Unità di Ricerca di Neuroscienze molecolari, l’origine dell’Alzheimer non risiede nella parte del cervello legata alla memoria, ma in quella deputata all’umore. Una tesi già confermata da una sperimentazione su pazienti svolta dall’Università di Sheffield, in Inghilterra, e che ora, pubblicato su Nature Communications, è uno degli studi più citati nella comunità scientifica internazionale.

Alla ricerca di una cura per l’Alzheimer

Raramente i risultati della ricerca di laboratorio raggiungono rapidamente l’applicazione clinica sul paziente. Non è questo il caso della scoperta del prof. D’Amelio e della sua équipe di ricerca, che potrebbe cambiare presto la vita di chi soffre di questa patologia neurodegenerativa – la più comune forma di demenza – per la quale per ora non esiste cura efficace.

Aprile 2017 – Il team UCBM scopre l’origine dell’Alzheimer

Il team del prof. D’Amelio scopre che l’Area Tegmentale Ventrale (VTA) – un’area del cervello che regola diverse funzioni quali ad esempio quella della gratificazione – va incontro a degenerazione molto prima che si formino le caratteristiche placche di beta-amiloide nelle aree del cervello storicamente associate alla malattia.

Marzo 2018 – Uno studio inglese su pazienti conferma la scoperta

Uno studio dell’Università di Sheffield (Inghilterra) dimostra con tecniche di risonanza magnetica nucleare che la VTA è effettivamente coinvolta nelle fasi precoci di malattia di Alzheimer. È la prima conferma sull’uomo. Il prof. D’Amelio la commenta in un editoriale sul Journal of Alzheimer’s Disease, rivista su cui è pubblicato il lavoro prodotto dal gruppo inglese.

Settembre 2018 – Uno studio italiano aggiunge nuovi dettagli

Uno studio tutto italiano, sotto la spinta del prof. D’Amelio, aggiunge ulteriori dettagli sul coinvolgimento della VTA in pazienti a diverso grado di sviluppo di malattia e che presentano alterazioni delle funzioni non-cognitive (ad esempio apatia, disturbi del sonno e dell’appetito).

Maggio 2018 – Iniziano le ricerche per la sperimentazione di nuovi farmaci

L’americana Alzheimer’s Association assegna al prof. D’Amelio un finanziamento triennale per ulteriori ricerche finalizzate alla sperimentazione preclinica di farmaci capaci di ridurre o addirittura bloccare la degenerazione della VTA. Le ricerche sono attualmente in corso.

Febbraio 2019 – Una ricerca valuta l’efficacia della musica contro l’Alzheimer

Farmindustria decide di sostenere la ricerca del prof. D’Amelio sponsorizzando uno studio non farmacologico. Poiché è noto che l’ascolto di alcuni tipi di musica funge da potente stimolatore della VTA, lo studio punta a stimolarla proprio in questo modo. La ricerca, attualmente in corso, valuterà l’efficacia della musica nel rallentare la progressione del morbo d’Alzheimer.

Giugno 2021 – Trovata la chiave per la diagnosi precoce

Un nuovo studio promosso dall’IRCCS Santa Lucia insieme ai nostri ricercatori e all’Università di Torino ha individuato nelle lesioni dell’area tegmentale ventrale (VTA) la capacità di predire lo sviluppo dell’Alzheimer, scoprendo così una finestra di intervento di due anni prima che la malattia si manifesti. La scoperta ha aperto nuovi importanti scenari per la diagnosi precoce.

L’impegno dei ricercatori continua

L’impegno quotidiano del prof. D’Amelio e del suo team continua quindi in laboratorio, per offrire presto nuove possibilità di cura a quanti soffrono della malattia di Alzheimer: circa il 5% della popolazione mondiale sopra i 60 anni, 1 milione di persone solo in Italia. Un numero che – dato il continuo invecchiamento della popolazione – potrebbe triplicare nei prossimi 40 anni, con costi sociali ed economici elevatissimi. Al lavoro dei nostri ricercatori è rivolta la speranza di tutti i pazienti e soprattutto dei loro cari.

 

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Sono 14 le borse di studio a copertura totale delle tasse universitarie che saranno erogate a studenti meritevoli iscritti al primo anno dei CdL in Infermieristica e Ingegneria Chimica per lo Sviluppo Sostenibile e dei CdL e CdLM in Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana.

Per ciascuno dei nostri 11 Corsi di Laurea e Corsi di Laurea Magistrale sarà inoltre disponibile una borsa di studio a copertura del 50% delle tasse universitarie. Queste borse di studio, finanziate interamente da UCBM, saranno erogate invece sulla base del merito e del reddito.

Una scelta di impegno e responsabilità

Ma il nostro Ateneo non è solo in questo progetto. Fondazione Cattolica Assicurazioni, Banco BPM, Società LIUNI, UBI Banca e Lottomatica hanno infatti deciso di sostenerci “adottando” i nostri studenti più meritevoli. Grazie alla loro scelta, sarà possibile garantire una formazione di qualità ad alcuni dei nostri giovani più brillanti.

 

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Progetti di educazione alimentare in Tanzania

Sono 7 le studentesse del Corso di Laurea magistrale in Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione umana partite il 13 agosto per il monastero di Mvimwala, in Tanzania. In collaborazione con Golfini Rossi Onlus, stanno monitorando lo stato nutrizionale degli alunni della scuola primaria St. Placidus tramite la raccolta di misurazioni antropometriche, per poi intervenire con progetti di educazione alimentare e sulle norme igieniche e sanitarie di base.

In Perù salute e formazione per le donne dei villaggi

Sarà un progetto di cooperazione tutto al femminile quello che vedrà coinvolte quaranta donne in Perù. A partire dal 21 agosto, nella Valle del Cañete, spazio ad attività sociosanitarie e formative a favore della popolazione locale, in collaborazione con Caritas e Condoray.

Il programma dedicherà particolare attenzione alle donne dei villaggi che, come promotoras, saranno in grado di innescare una catena virtuosa di formazione nel territorio. Gli abitanti impareranno inoltre a produrre sapone allo zolfo, efficace per tenere lontani gli acari, particolarmente aggressivi verso i più piccoli. Il lavoro medico-infermieristico sarà infine rivolto a tutta la popolazione locale, sia negli ambulatori della Caritas sia nelle baraccopoli rurali.

Una mobile clinic in Tanzania

Il 28 settembre, a partire per la Tanzania saranno infine cardiologi, neurologi, ginecologi, chirurghi e personale specialistico del nostro Policlinico Universitario, insieme a 20 studenti di Medicina e Chirurgia del nostro Ateneo. Un totale di 35 persone che assicureranno un’assistenza sanitaria minima di base nei villaggi rurali particolarmente isolati intorno al Monastero di Mvimwa.

Affiancheranno i medici locali in un dispensario, attraverso workcamp sanitari e una mobile clinic, vero e proprio ospedale mobile che porterà salute fin nelle aree più sperdute del Paese. Grazie ad accordi sottoscritti da UCBM con il Governatore del Distretto di NkasiCollaboreranno, per gli interventi chirurgici potranno avvalersi della collaborazione del Regional Hospital di Sumbawanga.

Il progetto non terminerà col ritorno in Italia dei professionisti e degli studenti UCBM. Al contrario, sarà preparatorio per successive missioni in cui, collaborando con i medici locali, si riuscirà a garantire continuità nell’attività clinica e chirurgica.

 

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Le musiche di W.A. Mozart, E. Grieg, J.S. Bach e J. Strauss saranno le protagoniste del concerto di primavera proposto dall’ensemble cameristico del nostro Ateneo.

Il concerto – a entrata libera – è aperto a tutti.

Una serata musicale pensata dai nostri studenti in memoria di Filippo Baldoni, studente di ingegneria scomparso nel dicembre 2014 a cui è anche stata dedicata una sala prove in UCBM. Un momento semplice ma fortemente sentito soprattutto da quanti avevano conosciuto il giovane, cantante e chitarrista per passione.

 

Musica in campo è il titolo del momento musicale proposto da Giusi Ledda e Maria Teresa Palermo (flauto) insieme a Patrizia Zenga (voce narrante) a sostegno dei nostri progetti di musicoterapia. Per l’occasione, dopo l’introduzione a cura della prof.ssa Rossana Alloni, direttore clinico del nostro Policlinico Universitario, le tre artiste daranno vita a Il flauto magico di Mozart.

L’ingresso è libero, è gradita la prenotazione: +39 06 5034233.

 

Lo stato naturale, questo il titolo del concerto proposto da Stefano Scartocci (pianoforte) e Giovanni Imparato (voce e percussioni) a sostegno dei progetti di musicoterapia del nostro Policlinico Universitario.

L’ingresso è libero.

Orizzonti trasversali, questo il titolo del concerto proposto da Alfredo Rizzi (pianoforte) ed Enzo Grimaldi (fisarmonica). La serata sarà preceduta da una breve presentazione del progetto di musicoterapia del nostro Policlinico Universitario, a cura della musicista e musicoterapista Maria Teresa Palermo, per sensibilizzare il pubblico riguardo le potenzialità della musica nell’approccio integrato alle cure cliniche tradizionali.

Nel corso dell’evento interverrà anche il poeta Maurizio Filippelli, che leggerà alcune sue liriche.

Dato il limitato numero di posti, per partecipare alla serata è consigliabile prenotarsi: tel. +39 06 6879419 – dalle ore 16 in poi, cell. +39 333 8568464, info@arciliuto.it.

Ingresso intero 15 euro, ingresso ridotto 12 euro.