Prosegue il progetto di musicoterapia, iniziativa che ogni quarto giovedì del mese porta la musica tra i pazienti e il personale medico del nostro Policlinico Universitario. A suonare sarà stavolta il quartetto di sassofoni Hall Saxophone Quartet.
Protagonista del terzo appuntamento del 2018 con la musica nel nostro Policlinico Universitario sarà il trio d’archi formato da Ruggiero Sfregola, Ilona Balint e Francesco Di Donna.
Con questo appuntamento prosegue il progetto di musicoterapia che ogni quarto giovedì del mese allieta i pazienti e il personale medico.
Prosegue il progetto di musicoterapia, iniziativa che ogni quarto giovedì del mese porta la musica tra i pazienti e il personale medico del Policlinico Universitario. Protagonista stavolta il violoncello di Giacomo Menna.
Tornare alla normalità dopo un ictus
L’ictus in Italia colpisce una persona ogni tre minuti. È la terza causa di morte e la prima di disabilità per la popolazione adulta. Dopo un ictus la riabilitazione neuromotoria permette di ottenere importanti miglioramenti, ma spesso il recupero è incompleto. Per questo la ricerca sull’ictus è fondamentale.
Stimolazione nervosa non invasiva, robot e realtà virtuale
Da anni la nostra ricerca sull’ictus è impegnata in campo neurologico, fisiatrico e bio-ingegneristico a sviluppare approcci innovativi per il recupero funzionale a seguito dell’ictus.
“Partendo da studi sulle tecniche di stimolazione nervosa non invasiva, come quella cerebrale elettromagnetica e quella vagale transcutanea, stiamo mettendo a punto protocolli innovativi per potenziare le capacità di recupero del cervello umano dopo un ictus”. È il prof. Vincenzo Di Lazzaro, Primario di Neurologia, a spiegare lo stato di avanzamento della ricerca, che prevede tra l’altro – accanto alla stimolazione nervosa non invasiva – l’ausilio di sistemi robotici e dispositivi connessi alla realtà virtuale.
Facilitare il recupero post ictus
In particolare, i protocolli innovativi messi a punto dai nostri ricercatori partono da studi iniziali molto promettenti e puntano a caratterizzare da un punto di vista funzionale il danno cerebrale conseguente all’ictus, individuando le strutture sopravvissute e potenziandone la funzione.
L’obiettivo è migliorare le performance motorie e il recupero dell’autonomia nella quotidianità, per consentire un più adeguato reinserimento sociale e familiare del paziente.
L’impegno dei nostri ricercatori contro le patologie della terza età
Ictus, mal di schiena, ischemia cerebrale, Parkinson, Alzheimer. Le patologie legate all’avanzare degli anni sono numerose e possono danneggiare la qualità della vita in modo anche grave.
Migliorare la qualità della vita degli anziani è un impegno prioritario dei nostri ricercatori. Uno sforzo trasversale che vede in prima linea le Unità di Ricerca di Neurologia, Ortopedia e Traumatologia, Medicina fisica e riabilitativa, Robotica biomedica e Biomicrosistemi.
La scoperta dei meccanismi all’origine dell’Alzheimer
“Secondo un nostro studio, già confermato da una sperimentazione su pazienti svolta dall’Università di Sheffield, l’origine del morbo dell’Alzheimer non risiede nella parte del cervello legata alla memoria, ma in quella deputata all’umore. La scoperta ha fatto ben presto il giro del mondo, aprendo una nuova frontiera per la cura. Ora siamo impegnati a valutare l’efficacia della musica nella lotta contro il morbo”.
Prof. Marcello D’Amelio,
Responsabile Unità di Ricerca di Neuroscienze molecolari
Un laboratorio per prevenire le cadute
“Grazie a un laboratorio per la valutazione della deambulazione e a un ambulatorio e una palestra dedicati alla valutazione e al trattamento del rischio di caduta e al training per l’equilibrio, stiamo sviluppando due progetti di ricerca volti al miglioramento delle difficoltà del cammino e alla prevenzione delle cadute nella popolazione anziana”.
Prof.ssa Silvia Sterzi,
Primario di Medicina fisica e riabilitazione
Stimolazione nervosa per il recupero post ictus
“L’ictus è una patologia molto frequente e rappresenta la prima causa di disabilità per la popolazione adulta. Partendo da studi sulle tecniche di stimolazione nervosa non invasiva di recente introduzione – come la stimolazione cerebrale elettromagnetica e la stimolazione vagale transcutanea – stiamo mettendo a punto protocolli innovativi per potenziare le capacità di recupero del cervello umano dopo un ictus”.
Prof. Vincenzo Di Lazzaro,
Primario di Neurologia
Cellule staminali contro il mal di schiena
“La terapia con le cellule staminali dell’adulto ha mostrato di essere efficace su modelli sperimentali. I nuovi studi in programma hanno quindi l’obiettivo di traslare il trattamento rigenerativo sull’uomo, per prevenire l’insorgenza delle evoluzioni più gravi della patologia del mal di schiena nell’anziano”.
Prof. Vincenzo Denaro,
Primario Emerito di Ortopedia e Traumatologia
Prosegue il progetto di musicoterapia, iniziativa che ogni quarto giovedì del mese porta la musica tra i pazienti e il personale medico del Policlinico Universitario. A suonare sarà stavolta Laura Gratta, fisarmonicista.
Formazione alla solidarietà
Studenti e docenti dell’Università Campus Bio-Medico di Roma sono impegnati tutto l’anno in numerose attività di volontariato all’interno del policlinico universitario e a sostegno degli anziani e dei bambini nel quartiere di Trigoria.
Presso la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, ad esempio, durante le fasce orarie della colazione e della cena e sotto la guida degli infermieri aiutano i pazienti in alcune attività elementari come mangiare e passeggiare. Presso una casa di riposo del quartiere, gli studenti dedicano inoltre alcune ore del proprio tempo a tenere compagnia agli anziani: fanno merenda assieme, passeggiano in giardino, giocano a carte.
Attraverso il tuo contributo aiuterai i nostri giovani studenti a crescere nel senso della solidarietà. Nessun euro andrà perso in costi amministrativi.
Formazione professionale e umana per i professionisti di domani
L’Università Campus Bio-Medico di Roma è nata nel 1993 con l’obiettivo di realizzare un progetto culturale capace di riproporre al centro delle scienze biomediche il valore della persona. Per questo, agli studenti è proposto un percorso di formazione culturale, professionale e umana fondato sulla dimensione del servizio all’uomo, nella particolare esperienza della malattia ma non solo. L’ambizione è quella di formare giovani appassionati alla realtà, al mondo in cui vivono, all’ambiente che abitano e alla professione che si apprestano a esercitare, attraverso una concezione del lavoro come esperienza di crescita e realizzazione della persona e strumento di servizio agli altri.
Strumentazioni all’avanguardia e insegnamenti di qualità
La formazione delle nuove generazioni di medici, ingegneri, infermieri, biologi e tecnici di radiologia medica UCBM passa attraverso la concretezza di strutture e strumentazioni all’avanguardia e la qualità di insegnamenti didattici che permettano loro di essere non solo in linea con il mercato del lavoro, ma soprattutto capaci di rispondere con competenza e professionalità alle esigenze delle persone alle quali presteranno servizio.
Un investimeno nel futuro
Aule multimediali, strumentazioni e facilities, spazi studio e biblioteca, ma anche cattedre, dottorati, corsi e master post lauream. Finanziare le attività didattiche UCBM significa garantirsi un futuro abitato dai migliori professionisti.
INVESTIRE SULLA CULTURA DEI GIOVANI VUOL DIRE INVESTIRE SUL FUTURO DELLA SOCIETA’.
DONARE UNA BORSA DI STUDIO
Significa non lasciare indietro nessuno, abbattere le diseguaglianze, garantire a studenti capaci e meritevoli ma con difficoltà economica, di avere accesso alle borse di studio.
Significa creare la mobilità sociale.
Significa porre la persona al centro.
Garantire una formazione di qualità a tutti i giovani, sostenendo il merito. Puoi promuovere borse di studio a copertura parziale o totale, legarle al nome di una persona cara oppure alla tua azienda o fondazione per coltivare la competenza di studenti destinati a diventare e inventare il futuro della Medicina, dell’Ingegneria, delle Scienze e Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile e One Health.
Perché scegliere UCBM
- Perché è una realtà di stampo internazionale e multiculturale.
- Perché è tra i migliori atenei italiani per tasso occupazionale
- Perché pone al centro delle scienze biomediche il valore della persona, nel concetto di una scienza a servizio dell’uomo, nell’unità dei suoi bisogni materiali e spirituali.
Grazie alla presenza del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, è l’unica università italiana che forma nello stesso luogo gli studenti delle facoltà di Medicina e Chirurgia, Ingegneria e Scienze e Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile e One Health, coltivando continue interazioni fra queste.
Oltre il 70% dei progetti di ricerca sono interdisciplinari.
Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia
- CdLM Medicina e Chirurgia – 14.900 euro | 89.400 euro (6 anni)
- CdLM Medicine and Surgery – 18.000 | 108.000 (6 anni)
- CdLM Medicine and Surgery ‘MedTech’ – 18.000 | 108.000 (6 anni)
- CdLM Odontoiatria e Protesi Dentaria – 22.000 euro | 132.000 (6 anni)
- CdLM Scienze Infermieristiche e Ostetriche – 4.000 euro | 8.000 (2 anni)
- CdL Infermieristica – 2.300 | 6.900 euro (3 anni)
- CdL Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia – 5.000 | 15.000 euro (3 anni)
- CdL Fisioterapia – 6.000 | 18.000 (3 anni)
Facoltà Dipartimentale di Ingegneria
- CdLM Ingegneria Biomedica – 6.500 | 13.000 euro (2 anni)
- CdLM Ingegneria dei Sistemi Intelligenti – 6.500 | 13.000 euro (2 anni)
- CdL Ingegneria Industriale – 6.500 | 19.500 euro (3 anni)
- CdL Biomedical Engineering – 6.500 | 19.500 euro (3 anni)
Facoltà Dipartimentale di Scienze e Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile e One Health
- CdLM Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana – 6.000 | 12.000 euro (2 anni)
- CdLM Scienze e Tecnologie Alimentari e Food Design– 6.000 | 12.000 (2 anni)
- CdLM Ingegneria Chimica per lo Sviluppo Sostenibile – 6.500 | 13.000 euro (2 anni)
- CdL Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana – 5.500 | 16.500 euro (3 anni)
Sostieni la formazione post lauream
Il nostro Servizio di Formazione post lauream garantisce percorsi formativi coerenti con le esigenze del mercato del lavoro.
Se desideri prenderti cura della formazione post lauream dei nostri studenti, generando così un impatto positivo sulla nostra società, puoi individuare all’interno della nostra proposta formativa il percorso che preferisci sostenere: puoi scegliere tra master e corsi di perfezionamento, ECM e formazione permanente.
PRONTO A SOSTENERE IL MERITO?
A fianco della popolazione rurale del Cañete
La maggior parte degli abitanti della Valle del Cañete, in Perù, vive all’interno di agglomerati di case non finite e baracche fatte di legno, lamiera e teli di plastica, con rete idrica precaria o assente e rete fognaria altrettanto fatiscente. La vita è molto dura soprattutto per le donne. Poiché i mariti sono di solito lontani, per lavorare nelle miniere dalle quali spesso non fanno ritorno, sono loro a dover pensare a tutto: crescono i figli e intanto lavorano, spesso in modo pesante e precario nel settore agricolo.
L’impegno di UCBM nella Valle del Cañete
Nato nel 2012 dalla collaborazione con Condoray e la Caritas locale, i workcamp in Perù sono progetti di supporto alla popolazione rurale che abita nel distretto della Valle del Cañete, nella provincia di Lima. Proposti ogni anno alle nostre studentesse, finora ne hanno coinvolte 275 in azioni di prevenzione, screening e sostegno allo sviluppo, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita della popolazione locale. A guidarli, fino ad oggi, una cinquantina tra docenti, medici, specializzande e dottorande.
Attività sociosanitarie e formative, per diffondere informazioni corrette su alimentazione, nutrizione dei bambini, educazione sessuale, igiene della casa e della persona. Questo nello specifico il cuore del nostro impegno. Con particolare attenzione alla formazione delle promotoras, donne dei villaggi che innescano poi una catena virtuosa nel territorio cui appartengono, mappando e sostenendo le persone più fragili che lo abitano. Centinaia, inoltre, le visite mediche e le consulenze nutrizionali nelle baraccopoli rurali e nelle scuole. Nel 2018, ad esempio, in una sola giornata abbiamo visitato circa 80 persone, dai 6 agli 80 anni, in un piccolo paese sulle Ande. Nel 2019, sono state invece visitate in tutto 800 persone, da 6 mesi a 88 anni.
Dalla ribellione di fronte all’ingiustizia all’impegno
Ma l’impegno delle volontarie non si ferma. Tra le nuove idee, la produzione di sapone allo zolfo e la realizzazione di piccoli orti domestici. Ma anche lezioni interattive per educare ragazzi e ragazze alla dimensione affettiva e sessuale.
“Da parte delle studentesse c’è sempre il momento della ribellione davanti all’ingiustizia sociale”, racconta la prof.ssa Rossana Alloni, da anni alla guida dei workcamp. “Si chiedono perché quelle ragazze della loro stessa età abbiano come unica prospettiva il raccogliere patate o mandarini, mentre loro sono di fronte alla scelta della specializzazione negli studi: Cardiologia o Ingegneria biomedica? Ma c’è sempre la possibilità che la persona emerga in tutto il suo splendore, anche in questi contesti. È già accaduto a molte donne, e ad altre vogliamo che accada ancora”.
La pandemia ha peggiorato le condizioni di vita
Poiché la pandemia ha bloccato i viaggi, dal 2020 UCBM sta seguendo la situazione a distanza. Abbiamo uno scambio continuo con Caritas, che ha bisogno di supporto perché i suoi assistiti si sono moltiplicati proprio a causa dell’emergenza sanitaria e del conseguente aumento della povertà. Grazie a Caritas, le fasce più deboli della popolazione peruviana possono trovare buone cure e farmaci sicuri, non contraffatti, ma soprattutto accoglienza e sostegno alimentare ed educativo.
Aiutaci ad acquistare la strumentazione medica
Per questo è ancora più importante sostenere l’acquisto di strumenti medicali per gli ambulatori: glucometri, otoscopi, mascherine chirurgiche, misuratori di emoglobina, pulsossimetri, radiografie dentali per bambini. Data la situazione di emergenza attuale, il materiale verrà acquistato direttamente dai responsabili di Caritas e Condoray in Perù, presso rivenditori di fiducia. Vi ringraziamo fin d’ora per il vostro prezioso aiuto!