News 6 Mar 2018

Icone, la cura per l’ictus ti arriva a casa

Nasce da un'azienda spin-off del nostro Ateneo il robot che vuole rivoluzionare la riabilitazione post-ictus: Icone è l’unico robot al mondo che permette ai pazienti di recuperare nella propria casa le funzioni motorie perse. Come? Attraverso l’esecuzione di giochi interattivi e la guida di un esperto da remoto.

Recuperare le funzioni motorie perse a seguito di un ictus attraverso l’esecuzione di giochi interattivi, con una grafica piacevole e sofisticati sistemi di controllo che semplificano la vita al fisioterapista nel percorso di riabilitazione. Un lavoro che, per la prima volta, è possibile svolgere direttamente a casa del paziente. È quanto promette Icone, primo prodotto lanciato da ICan Robotics, azienda spin-off del nostro Ateneo fondata da un gruppo di bioingegneri che hanno studiato proprio in UCBM.

Il dispositivo ha appena ricevuto dal Ministero della Salute il marchio CE per l’utilizzo medicale anche a domicilio. Icone, infatti, è un sistema estremamente compatto e trasportabile, non ha bisogno di essere montato e funziona attraverso un’interfaccia grafica touch molto semplice da utilizzare, sia per il fisioterapista sia per il paziente.

Essendo finora l’unico robot al mondo a poter essere impiegato anche al di fuori di ospedali o centri di riabilitazione, va direttamente incontro all’esigenza di attivazione di servizi di neuroriabilitazione domiciliare, con i benefici che ne conseguono sia sulla qualità di vita del paziente e dei suoi familiari o caregiver, sia sull’impatto economico per il Servizio Sanitario Nazionale.

Curarsi a casa seguiti da remoto

I numeri che riguardano la patologia sono, infatti, altissimi. L’ictus in Italia è la prima causa di invalidità, nonché la terza di morte. Secondo i dati dell’Associazione Lotta all’Ictus Cerebrale (ALICe, 2016) circa 913 mila italiani sono sopravvissuti a un ictus. La maggior parte di loro ha bisogno proprio di quelle terapie che attraverso Icone il medico può seguire anche a distanza. Il software infatti permette allo specialista fisiatra di consultare i progressi anche da remoto, ponendo il device nell’ampia frontiera dell’e-health: curarsi a casa senza rinunciare all’assistenza medica di un esperto certificato.

“Per ottenere questo risultato – spiega l’ing. Dino Accoto, docente UCBM e co-fondatore di Ican Robotics – c’è voluto un notevole livello d’innovazione tecnica, inseguita per anni da molti gruppi a livello internazionale, per via dell’impatto potenziale di questo tipo di sistema sulla qualità di vita dei pazienti e anche, ovviamente, sull’economia dell’SSN”.

L’azienda che ha progettato Icone, inoltre, è una realtà tutta italiana e ha l’obiettivo di rivoluzionare il concetto stesso di riabilitazione post-ictus e di terapie per problemi di motricità dell’arto superiore.

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